La signora Viviana Astuti ha posto all’attenzione pubblica un disagio vissuto dalla sua famiglia nell’accesso al Parco acquatico cittadino. Sino allo scorso anno i ragazzi disabili non pagavano ed il biglietto dell’accompagnatore era a metà prezzo. Il parcheggio inoltre era gratuito e posto nelle più immediate vicinanze dell’ingresso. Quest’anno col cambio di gestione sono mutate le condizioni e sembra che l’accesso gratuito sia riservato solo ai disabili con gravi problemi motori.

Come Lista art.14 ci siamo presentati alle elezioni comunali per chiedere l’applicazione dei diritti della disabilità tutta, per chiedere che sia applicato l’art.14 della Legge 328, il Progetto individuale per ogni disabile, che sia erogato l’assegno di cura, indipendente dall’Isee, con cui porre le basi per un futuro più autonomo sia dal punto di vista economico che sociale.

Nel caso del Parco acquatico tuttavia non possiamo invocare l’applicazione del Diritto ma solo rilevare l’assenza assoluta di sensibilità e di conoscenza. Purtroppo, è in perfetta linea con il programma depositato in comune da parte del centrodestra, ora alla guida dell’amministrazione locale.

Nelle poche righe trattate ci si è soffermati solamente sulle disabilità motorie, non contemplando minimamente l’intero mondo della disabilità che ha mille sfaccettature ed altrettante individuali necessità. Gli autistici ad esempio, e chissà se molti di loro non debbano dire grazie per il loro handicap alla straordinaria qualità dell’aria che respiriamo in città, in genere non hanno problemi motori ma sono per la maggior parte disabili al 100% ed hanno un oceano di bisogni a cui far fronte.

Continuiamo come Lista art.14 a batterci per la sensibilizzazione dei cittadini verso le fasce più fragili della popolazione, contro l’indifferenza e la mancanza di amore e cura.

Oltre agli impedimenti dovuti al tipo di disabilità, oltre all’ancora poco diffusa politica dell’inclusione, ci sono anche ostacoli di tipo economico. La correlazione tra povertà e disabilità è un dato ormai certo e acquisito. Nel Rapporto sulle politiche contro la povertà e l’esclusione sociale, pubblicato nel 2012 dalla Commissione d’Indagine sull’Esclusione Sociale (CIES) del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Commissione che nel frattempo è stata soppressa, si illustrava come la presenza di una persona con disabilità nel nucleo familiare potesse essere una delle principali cause di deprivazione. E, come sottolinea la Fish, “assenza di lavoro, sovraccarico assistenziale per la famiglia, costi sociosanitari, riflessi negativi sulla carriera lavorativa dei familiari sono, infatti, alcuni dei fattori che possono limitare l’accesso ai beni e ai servizi di cui dispone la maggior parte della popolazione”.

Ogni giorno per un disabile la vita presenta ostacoli. Non aggiungiamone altri per aridità e incompetenze.

Carlo Tarantino – Consigliere Comunale Lista Civica

Patrizio Scilipoti – Consigliere Comunale Onda Popolare

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