“Un euro, una bracciata”, è lo slogan del gruppo E-Sport-Abile nato su Facebook, e che in poco più di 24 ore conta già 6.400 adesioni   https://www.facebook.com/groups/995475663832552/

La finalità è quella di raccogliere fondi, per permettere a trenta ragazzi disabili, soprattutto affetti da autismo, di partecipare a corsi di nuoto gratuito, tenuti da insegnanti qualificati, che si svolgevano allo “Sports Garden” e alla piscina comunale. Attività che, dopo  la decisione dell’amministrazione di non rinnovare l’impegno economico da 30 mila euro, non era più possibile praticare.

“Ci siamo costituiti spontaneamente per raggiungere l’obiettivo dei primi 30 mila euro…1 euro una bracciata”. Spiegano gli amministratori del gruppo che invitano tutti a partecipare per trovare “soluzioni positive e costruttive con empatia e amicizia”. A rilanciare le critiche sulla mancanza di attenzione alle fasce più deboli c’è Claudia Feuli segretaria dei Giovani Democratici di Civitavecchia: “Purtroppo non è la prima volta che, con l’amministrazione pentastellata, a pagare sono le fasce più deboli. Il trasporto pubblico per i disabili non esiste più, la mensa non è più gratuita per chi ha l’isee a zero, per non parlare del fatto che ormai sono stati praticamente azzerati i sussidi, sospesa la graduatoria per l’assegnazione delle case popolari e diminuiti se non eliminati anche gli aiuti alle associazioni per i disabili e per le donne vittime di violenza. Se prima la giustificazione era ‘non vogliamo soldi da Enel perché sporchi di sangue’, ora che sono stati presi ci chiediamo quale sia la nuova scusa. Sono, però, orgogliosa della mia città che si è subito mobilitata per aiutare quei ragazzi che subiscono le decisioni scellerate dell’amministrazione.

L’assessore ai servizi sociali, Daniela Lucernoni invece giustifica i tagli spiegando che: “Il progetto non era in regola, non è mai stata presentata alcuna rendicontazione e quando abbiamo chiesto come venissero impiegati i fondi e quanti fossero i partecipanti, le informazioni ricevute sono state vaghe. Per questo abbiamo deciso di non rinnovare l’impegno. Per il momento, inoltre non abbiamo economie da destinare al servizio”.

(Fonte. unità.it)

 

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