Il Bacio e che altro?

È recente la delibera di giunta che esprime l’indirizzo di riportare a Civitavecchia, in affitto per un anno, l’opera di J. Seward Johnson II “Embracing Peace”, conosciuta tra i civitavecchiesi come “La statua del Bacio”.

La delibera precisa che: “…Preso atto che a distanza di anni la cittadinanza ancora ricorda con grande trasporto la statua che fu collocata nel cuore del lungo mare civitavecchiese ed era divenuta talmente identificativa da essere entrata a far parte delle vedute delle cartoline, nonché di campagne pubblicitarie e di immagini indicizzate sui principali motori di ricerca…”.

L’affitto per un anno risulta coperto per circa la metà da una sponsorizzazione così come il trasporto e il montaggio che saranno a carico di altri generosi sponsor. L’indirizzo è dunque quello di “… acquisire in prestito l’opera d’arte per un anno al costo di $ 35.000,00 per poi valutare le condizioni per acquistare definitivamente l’opera…”

Questo ritorno della “statua del Bacio” può essere considerato sotto vari punti di vista. Ci sono gli entusiasti, gli indifferenti, i “benaltristi”, i nostalgici, i critici.

Noi non ci ascriviamo tra i detrattori di questa iniziativa. Alla statua del bacio in fondo eravamo affezionati anche noi quando campeggiava sul nostro suolo.

E poi in una città in cui non succede mai nulla, in cui da tempo non si vede una iniziativa degna di questo nome, in cui regna sovrana la calma piatta, anche una statua può fare rumore e agitare gli animi.

Quindi ben venga la statua del bacio se ci fa discutere di qualcosa nel nulla cosmico che viviamo.

Però…. Però comprendiamo le obiezioni. Due soprattutto.

La prima: ma che c’entra quella statua con la nostra storia? Soprattutto considerando che in questo periodo quel simbolo è stato ricreato grazie alla iniziativa di alcuni meritevoli cittadini. Una statua del bacio, sia pure in luogo diverso e con diverse dimensioni è stata messa in opera.
Due statue con la stessa simbologia che non ha nulla a che vedere con le nostre tradizioni, può sembrare francamente eccessiva. E questa obiezione è presente in vari ambienti.

La seconda: molti cittadini lamentano la spesa. L’affitto è un po’ altino, non credete? In una città in cui non si riparano neanche le buche nelle strade, qualcuno che lamenta una carenza nella individuazione delle priorità è comprensibile che ci sia ed è anche difficile dargli torto.
Risulta difficile capire ad esempio come si resti sordi alle sollecitazioni che vengono da più parti per riqualificare il Cimitero Monumentale che dal 1789 è, esso sì, il luogo in cui si può leggere la nostra storia.
Numerose sono state le visite guidate, organizzate grazie alla passione di nostri concittadini meritevoli, che hanno riscosso un grande successo fra i civitavecchiesi curiosi di conoscere il proprio passato anche attraverso le vicende di coloro che sono lì tumulati.
Sono recentissime le accorate esortazioni del nostro Vescovo Mons. Ruzza e dell’associazione “Orme di Persefone” finalizzate a conferire il dovuto decoro ai nostri cimiteri, luoghi sacri dove, tutti insieme, riposano i nostri cari.

Eppure nulla si muove e mentre i nostri amministratori manifestano la loro solerzia con contatti transoceanici per riavere la statua del bacio, l’incuria corrode e danneggia ciò che è qui da noi, sul nostro territorio e che dovrebbe essere difeso e valorizzato.

Ecco, questo è incomprensibile. Non per mettere in contrasto cose diverse, ma perché una Amministrazione dovrebbe avere un quadro delle priorità in cui considerare a 360 gradi i problemi e non dovrebbe cercare il colpo di teatro ignorando le necessità vitali della città.

Il Gruppo PD: Piendibene, Di Gennaro, De Angelis, Scilipoti

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