Nella giornata di oggi è pervenuta al Comune l’autorizzazione del giudice fallimentare alla curatrice per retrocedere le condotte idriche di Civitavecchia Infrastrutture al Comune. Nel provvedimento si sottolinea come le condotte siano un bene demaniale e che non avrebbero dovuto essere inserite nel patrimonio di Civitavecchia Infrastrutture.

I cittadini ricorderanno che CI era una società partecipata al 100% dal Comune, completamente inutile, creata dalla vecchia politica solamente per artifizi contabili e per assegnare qualche poltrona. Nell’evoluzione normativa (legge Madia) ne era stata imposta la chiusura in quanto le società patrimoniali non hanno senso di esistere e rappresentano costi inutili per lo Stato.
La nostra amministrazione stava procedendo in tal senso e la società era stata messa in liquidazione: non siamo riusciti a completarla per l’intervenuto fallimento che comunque non ha avuto conseguenze sulle tasche dei cittadini.
Come disposto dal Consiglio di Stato, anche questa conduttura che porta in città l’acqua del Mignone, sarà gestita da Acea.
Antonio Cozzolino

Sindaco di Civitavecchia

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