Nei giorni scorsi abbiamo letto sui quotidiani locali di “parentopoli” in Csp e di “promozioni” della consigliera dipendente di CSP. L’assenza di smentite da parte del sindaco Tedesco e del presidente di Csp Lungarini ci ha spinto a cercare risposte sul sito della partecipata, ma nella sezione dedicata, soggetta alle stesse leggi di trasparenza del comune, è tutto fermo o quasi. L’organigramma risale a gennaio 2021 (quando ancora era presidente Carbone), fermi gli affidamenti esterni, le deliberazioni del cda e tutto ciò che invece dovrebbe essere immediatamente accessibile ad ogni cittadino che paga profumatamente i servizi. Pertanto per svolgere il nostro mandato di consiglieri saremo costretti ancora una volta a chiedere gli atti per sapere se Csp si avvale, a spese dei cittadini, di agenzie interinali nonostante le dichiarate difficoltà finanziarie e se la consigliera ha assunto nella partecipata ruoli incompatibili con quello per cui è stata votata, cioè l’indirizzo e controllo esterno al comune e alla partecipata per cui lavora.
Speriamo che stavolta il sindaco risponda, non tanto a noi, ma soprattutto ai concittadini che non riescono a trovare lavoro e ai quali deve essere chiaro che il comune e Csp non assumono parenti e amici.
Gruppo consiliare M5S
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