Coerenza: è questa la parole più utilizzata dai consiglieri comunali della Federazione composta da Fratelli d’Italia e La Svolta, Vincenzo Palombo, Giancarlo Frascarelli e Fabiana Attig, che hanno convocato una conferenza stampa per mettere qualche puntino sulle “i” e per chiarire quella che oggi è la posizione politica rispetto all’attuale maggioranza, dalla quale sono stati estromessi diversi mesi fa.

Sono partiti dalla questione energetica, ribadendo il no al gas così come espresso all’unanimità in consiglio comunale. Hanno ricordato come sia paradossale non aver proseguito sulla strada del riconoscimento, per una Civitavecchia oggi in difficoltà, dello stato di crisi complessa industriale facendo rimanere di fatto nel cassetto l’ordine del giorno proposto e hanno evidenziato la necessità, oggi più che mai, di legare lo sviluppo della città al suo porto, svincolandosi dalla monocoltura energetica.

“Le poltrone non ci interessano” hanno detto facendo riferimento alle voci di possibili rientri nelle fila dell’amministrazione Tedesco. “Se non si riparte dai contenuti del programma elettorale e dalla dignità politica che ci contraddistingue – hanno aggiunto – non ci sono i presupposti per alcun dialogo”. E molto ruota attorno proprio alle scelte energetiche e alla strada che si intende prendere per gestire questo delicato momento di transizione.

“Siamo sempre stati per il no alla riconversione a turbogas – ha spiegato il capogruppo FdI Vincenzo Palombo – sostenendo la necessità, per il futuro, di svincolare Civitavecchia dalla dipendenza di Enel: abbiamo dato fin troppo in questi anni in termini di salute e anche a livello occupazionale con il gas si andrebbero a garantire pochissimi posti di lavoro”.

Una “servitù a perdere” come l’ha definita la collega Fabiana Attig della Svolta. “Abbiamo letto le dichiarazioni legittime, ma inopportune non tanto di Forza Italia, di cui abbiamo sempre conosciuto la posizione, ma della Lega – ha aggiunto – oggi servono coraggio ed idee chiare. Se siamo convinti che lo sviluppo debba passare dal porto e dalla logistica, allora bisogna agevolarlo, anche attraverso l’aspetto urbanistico. Perché poi non battere ancora sull’area di crisi complessa e sui fondi che ne deriverebbero? Perché la mozione è rimasta nel cassetto? Il Sindaco si è accontentato anzi ha accettato come un sollievo la tesi dell’assessore regionale secondo cui Civitavecchia non ha i requisiti. Tesi questa non supportata da nulla visto che i posti di lavoro sono diminuiti drasticamente. Mentre la Regione dal 2018 non pubblica i dati della disoccupazione di Civitavecchia, Porto Torres meno della metà di Civitavecchia ha già ottenuto 22 milioni di euro. Questi indirizzi del consiglio, come anche quello relativo al gas o per Csp, non possono restare chiusi nell’aula Pucci, completamente disattesi”.

Forte dei voti presi alle ultime elezioni e che hanno contribuito a far salire al governo l’amministrazione Tedesco, la Federazione non sembra chiudere definitivamente la porta ad ogni possibilità, ma certo è che senza rimettere al centro punti programmatici ed indirizzi reali presi in campagna elettorale, non si potrà andare lontano. “Ad oggi siamo distanti – ha concluso Frascarelli – già il tema della riconversione sembra dimostralo. Sono fiero quindi, a queste condizioni , di essere all’opposizione: le nostre idee sono le stesse di quando ci siamo candidati, siamo qui convinti di portarle avanti”.

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