La questione sugli arredi esterni, ombrelloni, tende, de hors etc, riguardanti le attività commerciali e la somministrazione di cibi e bevande continua ad essere irrisolta.

Dopo averne sentito parlare tanto nel passato, ed ancora oggi dalla nuova amministrazione non vediamo ipotesi di soluzione in corso mentre imperversano le diatribe ad essa collegate.

Si sono pronunciati in merito il sindaco Tedesco e l’assessore Depaolis che tra l’altro ha categoricamente affermato “ su 10 esercizi verificati tutti e 10 hanno dimostrato di non rispettare i parametri richiesti”.

Sembra impossibili che una città di mare con attività ad esse collegate, sede di importante movimento pedonale croceristi,amministrati da chi diceva di essere portatore della legalità non abbia ancora messo appunto un giusto e apposito regolamento.

Ci viene anche il dubbio che tanto parlare e niente decidere sia una maniera per favorire irregolarità amici e amici degli amici.

Comunque non vogliamo entrare sul rimpallo di responsabilità tra amministrazione regione suap vigili urbani , diamo atto all’assessore De Paolis di aver messo il problema al centro del dibattito.

Crediamo comunque che la questione di cui si parla debba tenere conto del giusto rispetto dei pedoni dei cittadini residenti, commercianti, della sicurezza urbana e dei servizi indispensabili.

Per quanto ci riguarda siamo favorevoli alla nascita di strutture esterne purchè siano proporzionate alla via,alla piazza in cui vengono collocate, che siano equamente distanti tra loro, rimovibili difronte all improvviso pericolo e possibilmente similari.

Insomma le strutture esterne ivi compresi i de hors con regolare autorizzazione paesaggistica debbano essere intese come un allargamento temporaneo di una azienda teso ha migliorare la qualità del servizio e non una nuova struttura fissata nella pavimentazione e ai muri per la quale crediamo debba rimanere l obbligo di una licenza edilizia.

Ci sembra importante per dare credibilità a questo nuovo corso ma anche per mettere fine alle continue dispute che deteriorano il tessuto sociale della città sia indispensabile applicare regole giuste ed uguali e metodici controlli per tutti.

Civitavecchia C’è

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