Come associazione condividiamo tutte le preoccupazioni dei commercianti riguardante l’attuale crisi del proprio settore, tra l’altro soggetta ad acutizzarsi con l’apertura di nuove attività in special modo di centri commerciali o simili come quello che sembrerebbe dover nascere a Fiumaretta.

Prendiamo atto delle considerazioni dell’esperto Tullio Nunzi  alle quali ci permettiamo di aggiungere che è importante per l’intera categoria un nuovo corretto  piano di sviluppo

che possa dare a tutti stesse condizioni e pari opportunità per una leale concorrenza.

In questo ambito gli arredi urbani esterni, ovvero punti di esposizione,  tavoli, seggiole, ombrelloni ecc. dovrebbero  essere rese possibili tramite una buona regolamentazione.

Anche per i de hors, vale lo stesso tipo di discorso, debbono  trovare le giuste collocazioni in proporzione alle vie e piazze in cui vengono installate, compatibili con le esigenze del vicinato, dei passanti e degli abitanti, anche per evitare conflitti sociali, debbono rispettarle funzioni per le quali sono state ideate e create, ovvero strutture semi-mobili a piano strada ,con porte e pavimentazioni semi-fisse ed in materiale leggero che effettivamente devono rappresentare un ampliamento delle attività per migliorarne la qualità del servizio, senza mai divenire un “vero immobile” per il quale giustamente deve rimanere l’obbligo di una regolare licenza edilizia.

Mentre i commercianti si trovano stretti tra problemi e criticità, come sopra citato , l’assessorato al commercio è latente e nel centro storico ci si trova ad affrontare una situazione riguardante sempre gli arredi esterni non più sostenibile, dove la sovraintendenza ha messo delle prescrizioni  che non sarebbero state recepite nel regolamento redatto dalla passata amministrazione,  ritenute inadeguate dalla attuale, che per sei mesi non ha provveduto a fare modifiche quasi a voler privilegiare le risoluzioni individuali, che finiscono  inderogabilmente  per penalizzare quei commercianti che vorrebbero programmare regolarmente la propria attività.

Riteniamo che ulteriori ritardi non siano più tollerabili per cui chiediamo  al sindaco ed al consiglio comunale, obbligato all’atto di indirizzo e controllo, di far chiarezza al fine di valorizzare una categoria di grande interesse per la vita di questa città.

Civitavecchia c’è

image_pdfScarica articolo (pdf)image_printStampa articolo
Quanto ti piace?

Lascia un commento

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com