“Ipocrita è il comportamento del Sindaco e di alcuni Consiglieri comunali facenti parte dell’ormai divisa maggioranza amministrativa sulle questioni inerenti il forno crematorio e il relativo referendum.
Dopo essere stati protagonisti in un consiglio comunale nel quale hanno bocciato la richiesta di referendum presentata dal consigliere di opposizione Grasso, ed avere approvato un atto di indirizzo favorevole sullo stesso tema, hanno dato il proprio consenso, e per bocca del Sindaco anche elogiato, ad un apposito quesito referendario presentato da un comitato dei cittadini. Lo stesso quesito, successivamente dichiarato inammissibile dalla commissione tecnica speciale, coordinata dalla Segretaria comunale Cordella scelta dal Sindaco e da lui sostenuta.
Una decisione inaccettabile perché, mentre potrebbe trovare parziale giustificazione per quanto riguarda il quesito in quanto l’ipotesi è prevista dal regolamento referendario, è assolutamente ingiustificabile per la parte che adduce la non ammissibilità “in quanto materia di Bilancio”.
Incredibile perché ciò sta a significare che ai cittadini di Civitavecchia è stata affibbiata un’altra penalizzazione, ovvero la preclusione totale a poter utilizzare lo strumento istituzionale che da voce ai cittadini, contrariamente a quanto affermato dal Sindaco nella massima assise cittadina ma anche da quanto giornalmente declamato dal Movimento 5 Stelle in nome del quale amministra la città.
Comunque il nostro compiacimento va al Sindaco che in un argomento di facile soluzione, bastava infatti non ignorare le sue origini ambientaliste, è riuscito a spaccare la maggioranza, a farsi destabilizzare dalla Segretaria comunale, ma in particolare a tramutare un referendum sul forno crematorio in una raccolta di firme contro di lui”.
Lo ha reso noto il Direttivo di CIVITAVECCHIA C’è.

 

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