Il presidente dell’associazione Civitavecchia C’è, Roberto Melchiorri, esprime perplessità.
Comitati e associazioni alla finestra sul forno crematorio dopo che la discussione si è riaperta in consiglio comunale.
In attesa della prossima seduta in cui sarà discussa e votata la mozione presentata dall’esponente dell’opposizione Massimiliano
Grasso, l’ipotesi di un referendum non convince del tutto Civitavecchia C’è. Per il presidente Roberto Melchiorri, infatti, sono diversi gli aspetti da approfondire.
“La partita è complessa – afferma Melchiorri – il discorso sul forno crematorio è ancora aperto per via di cinque ricorsi in atto. Quanto emerso in consiglio comunale ha aperto un ulteriore ragionamento, quello del referendum. È l’atto di democrazia
più importante che ci sia e penso che in questo frangente sia leggermente fuori tempo, nel senso che bisogna vedere che tipo di referendum fare quando avremo le risposte sui ricorsi. Può essere consultivo o abrogativo, si può fare con la richiesta del sindaco e della giunta, del consiglio comunale o con la raccolta di firme dei cittadini. Chi lo indice mette il cappello sull’iniziativa, indice il quesito. Ma chi vince questa corsa, avrà comunque perso – conclude Melchiorri – perché il forno crematorio andava discusso più approfonditamente e soprattutto fermato prima di arrivare a questo punto”.

 

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