Civitavecchia, accordo Comune-porto: stilato un elenco di opere su cui intervenire

È quanto emerso al comitato di gestione di ieri. L’intenzione dell’Adsp è di superare il precedendo protocollo del 2015 mai attuato e che non ha portato un euro nelle casse del Pincio, nonostante quanto stabilito. Tra gli obiettivi la valorizzazione del porto storico ed il recupero della costa locale.

L’Autorità di sistema portuale ha intenzione di stracciare l’accordo siglato il 14 luglio 2015, e mai attuato, con il Comune e di procedere, insieme al Pincio, alla definizione di una nuova intesa. È quanto emerso nel corso del comitato di gestione di ieri, l’ultimo da presidente per Francesco Maria di Majo che martedì terminerà ufficialmente il suo mandato ai vertici dell’ente, rimanendo in regime di prorogatio (per un massimo di 60 giorni) in attesa dell’insediamento del nuovo presidente, Pino Musolino, attuale commissario straordinario di Venezia.

In particolare il presidente ha illustrato i contenuti del possibile accordo con il Comune di Civitavecchia, prendendo spunto da quanto emerso negli incontri, tecnici e non, svoltisi negli ultimi tempi tra i rappresentanti dei due enti. “L’Adsp – ha spiegato Di Majo – proporrà di partecipare per la somma di 400.000 euro al progetto per il consolidamento dell’asse viario e di manutenzione straordinaria della bretella di collegamento porto/interporto, di destinare poi la somma di 260.000 euro come contributo alle spese per il Lotto “B” del progetto definitivo/esecutivo dell’anfiteatro alla Marina, che potrebbe prevedere anche un intervento di manutenzione dell’adiacente tratto iniziale dell’antemurale, e di realizzare, per un costo complessivo di 300.000 euro, una nuova rotatoria di smistamento e immissione al porto nei pressi del Varco Fortezza. A cura dell’Adsp, previa approvazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, potrebbe essere anche lo sviluppo della progettazione fino al livello definitivo-esecutivo della riqualificazione e ripascimento della Marina”. Non si arriva, al momento, ai 2 milioni di euro che erano stati messi nero su bianco nell’accordo firmato dall’allora numero uno di Molo Vespucci Pasqualino Monti e dall’ex sindaco Antonio Cozzolino. Soldi mai versati nelle casse dell’ente e che pesano comunque su entrambi i bilanci, sia Comunale che dell’Authority.

“Gli interventi – ha comunque sottolineato Di Majo – costituirebbero un impegno concreto e immediato, a dimostrazione della sinergia tra i due enti che andrebbe poi a concretizzarsi completamente nell’ambito del costituendo “Tavolo Tecnico Città/Porto”. Un tavolo che, secondo il massimo esponente dell’Authority, dovrebbe procedere alla stesura di un programma di interventi di recupero del porto storico e della costa locale che preveda l’attivazione dei canali di finanziamento attraverso la partecipazione congiunta a bandi europei, la definizione delle aree di interazione porto-città e la definizione degli interventi nelle suddette aree, con specifico riferimento ai collegamenti viabilistici, ferroviari e pedonali del porto”.

Nel corso della seduta, il Comitato di Gestione ha infine approvato la terza variazione al bilancio di previsione 2020 dell’ente e la presa d’ atto del Documento di Pianificazione Energetica e Ambientale del Sistema Portuale (DEASP) nel quale è stata anticipata l’attuazione della decarbonizzazione attraverso l’utilizzo esclusivo di fonti di energia rinnovabili. Al riguardo, sulla scorta delle indicazioni provenienti dal mercato è stato individuato il mix energetico necessario a portare alla completa decarbonizzazione del porto entro il 2050.

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