Civita Castellana (VT). Successo per la conferenza sui mezzi d’assalto della regia marina

Oltre cento persone hanno assistito giovedì scorso, 15 dicembre 2016, alla conferenza  dal titolo “La strategia d’impiego dei mezzi d’assalto della Regia Marina nella Seconda Guerra Mondiale”. L’incontro, organizzato dal locale gruppo dell’associazione nazionale marinai d’Italia presieduto da Bernardo Tortora, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, ha visto la partecipazione di autorità militari e civili. Tra gli altri il reduce Angelo Angelini, il sindaco di Civita Castellana Gianluca Angelelli, l’ex-primo cittadino Massimo Giampieri, il consigliere provinciale Alberto Cataldi, il vice presidente dell’associazione decima flottiglia Mas Sergio Pogliani e per l’associazione nazionale arditi incursori della marina il comandante Sergio Mura.

Ad aprire la serata è stato il giornalista Silvano Olmi, che ha illustrato lo sviluppo dei mezzi d’assalto, Mas, barchini esplosivi e siluri a lenta corsa, durante la prima e la seconda guerra mondiale. Inoltre, ha delineato l’attuale assetto organizzativo degli incursori della marina militare, raccolti nel Raggruppamento subacquei e incursori, meglio conosciuto come Comsubin.

È poi intervenuto il contrammiraglio Angelo Castiglione, che ha portato i saluti del presidente nazionale dell’Anmi. A seguire l’interessante relazione del comandante Marco Sciarretta, dell’ufficio storico della marina militare. Un intervento decisamente controcorrente il suo, molto dettagliato, nel quale ha messo in evidenza come la storia scritta dai vincitori, specialmente gli inglesi, abbia spesso sottaciuto le vittorie e sminuito l’impegno della marina italiana.

L’atteso intervento del professor Roberto Serra non ha deluso le aspettative. L’anziano reduce della Decima Mas ha tratteggiato le imprese degli incursori, l’eroismo dei marinai, le tecnologie e i mezzi impiegati, le numerose navi affondate con arditissime incursioni nei porti nemici. Ha raccontato diversi aneddoti e ha descritto marinai leggendari come Junio Valerio Borghese, Mario Arillo, Angelo Belloni, Luigi Ferraro, Elios Moscatelli e Camillo Tadini.

Le sue avventure di guerra, Serra le ha raccolte in un libro dal titolo “ORIONE 1943 – L’ultima missione della Decima Flottiglia Mas”, pubblicato da Edizioni Artestampa. Al termine della conferenza molti cittadini si sono messi in fila per farsi autografare il libro. A ciascuno di loro, il valoroso marinaio ha scritto una dedica di ringraziamento.

“Ringraziamo di cuore i cittadini e le autorità che hanno partecipato alla conferenza – dichiara il presidente del gruppo marinai di Civita Castellana, Bernardo Tortora – tutti i relatori sono stati all’altezza delle aspettative. In particolare il professor Roberto Serra, al quale ho consegnato personalmente uno stemma del nostro sodalizio, come gesto di tangibile ringraziamento.”

Associazione Nazionale Marinai d’Italia, gruppo “Alberto Zilli” di Civitacastellana (VT)

Il professor Roberto Serra è nato a La Spezia il 9 marzo 1922. Sommozzatore, pilota di aeromobile, medico fisiologo, durante il Secondo Conflitto Mondiale si arruola nella Regia Aeronautica per passare poi in Marina e divenire un pilota di mezzi d’assalto, in particolare di SLC, Siluri a Lenta Corsa, definiti in gergo “maiali”. È l’ultimo superstite di quel manipolo di ardimentosi che violarono ripetutamente i porti nemici, affondando numerose navi da guerra

Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, rimane presso la base della Marina a Muggiano (La Spezia). Successivamente presta servizio a Punta Castagna, sempre nel golfo di La Spezia, nel gruppo del Tenente di Vascello Augusto Jacobacci. Conosciuto il Tenente del Genio Navale Camillo Tadini, operatore durante le azioni di guerra a Gibilterra, viene inviato a Sant’Andrea (Venezia) per progetti di missione con mezzi d’assalto subacquei.

Prima della fine della guerra, agli ordini del Capitano di Corvetta Mario Arillo, partecipa alla smobilitazione della base di Genova e al salvataggio delle infrastrutture portuali che i tedeschi in ritirata volevano far saltare in aria e nel dopoguerra alle opere di sminamento del porto genovese.

Laureatosi in medicina, alla fine degli anni ’50 lascia l’Italia per recarsi prima in Belgio poi in Olanda, paesi nei quali svolge, per più di trent’anni quale Direttore di progetti della Comunità Europea, importanti attività di ricerca sulle malattie polmonari in collaborazione con rinomati istituti universitari e di ricerca italiani ed europei. Docente universitario, è stato consulente scientifico di industrie europee specializzate nella produzione di apparecchiature di diagnosi mediche funzionali. È stato membro del “Conseil International du Sport Militaire” (CISM) di Bruxelles dal 1972 al 1988 e Membro Straordinario della stessa Accademia (Parigi, 1972-1988). Ha realizzato oltre 300 pubblicazioni in riviste scientifiche e monografie nazionali ed internazionali, di cui 200 in lingua straniera e 100 in lingua italiana.

Nel 2014 ha raccolto le sue memorie in un libro dal titolo “ORIONE 1943 – L’ultima missione della Decima Flottiglia Mas”, pubblicato da Edizioni Artestampa.