Cinque monologhi per festeggiare le cento regie del civitavecchiese Luca Guerini

Cinque appuntamenti nel cartellone estivo del Comune di Pesaro sono stati affidati al civitavecchiese Luca Guerini che in questo mese raggiunge il traguardo delle 100 regie diverse messe in scena in oltre quindici anni di attività. Quattro spettacoli saranno dedicati ad altrettanti artisti di fama mondiale (Federico Barocci, Toulouse Lautrec, Maurits Cornelis Escher e Keith Haring) e verrà poi rappresentato il giallo al contrario “Le cose che ti fanno sentire vivo” (ossia sappiamo chi è l’assassino e bisogna scoprire attraverso indizi chi sia la vittima). “Ho unito il mio lavoro teatrale al mettere a frutto la laurea in storia dell’arte – ironizza Luca Guerini – scrivendo durante il secondo lockdown quattro monologhi in cui questi grandi artisti si trovano a raccontarsi nel 2022 ad un pubblico, avendo a disposizione il quadro intero della loro vita. Ne esce così un’analisi fredda, rimpianti e rimorsi, in una sorta di Spoon River moderna. Il giallo interattivo, invece, è in tournèe ormai da tre anni e ha riscosso sempre grande successo di pubblico e recensioni perché è insolito vedere quel genere da un’angolazione completamente diversa”. Gli attori professionisti coinvolti nelle cinque serate saranno Andrea De Luca, Ruggero Ruggeri, Maurizio Russo, Andreas Delsi e Luca Cenciarini. “Mi auguro di poter festeggiare questo traguardo, oggettivamente non così comune, anche a Civitavecchia – conclude Guerini – magari portando qualche nostra produzione in luoghi caratteristici della città, in modo da far conoscere ai miei concittadini quello che faccio qui nelle Marche”. Per festeggiare questa ricorrenza, inoltre, uscirà a breve il quarto libro di Guerini, ossia la raccolta “L’incostanza tipica delle corse a perdifiato” edito da Le Mezzelane Editrice che contiene i testi teatrali “Un giorno che si ricorda” (dedicato ai trent’anni dalla morte di Falcone e Borsellino), “Il vicino inesistente”, “C’è un pagliaccio in radio”, “Tutte declinazioni d’amore” e la favola naif “Diagrammi statistici sull’industria del marzapane”.