Cerveteri: a Sala Ruspoli Stefano Trappolini presenta un anno di pittura

Dal 21 ottobre al 1 novembre “La Violenza delle Lettere d’Amore”, una denuncia verso l’indifferenza all’arte e alla cultura.

Una forte denuncia verso l’indifferenza della società attuale verso l’arte e la cultura. È questo il tema de “La Violenza delle Lettere d’Amore”, mostra artistica di Stefano Trappolini che sarà inaugurata venerdì 21 ottobre alle 18.30 nei locali di Sala Ruspoli in Piazza Santa Maria a Cerveteri. La mostra, patrocinata dall’Assessorato allo Sviluppo Sostenibile del Territorio, rimarrà visitabile gratuitamente fino a martedì 1 novembre.

“La mostra di Trappolini è un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti dell’arte – ha dichiarato Lorenzo Croci, Assessore allo Sviluppo Sostenibile del Territorio del Comune di Cerveteri – oltre ai numerosi e inediti lavori su carta, tela e tavola, per la prima volta sarà esposta al pubblico la grande opera su carta che da il titolo alla mostra, una lunga e appassionata ‘lettera’ di 30 metri che porta impressi i colori, i segni, i gesti e i momenti di un anno di assoluta pittura. In occasione del Vernissage saranno presentati al pubblico il catalogo e il video dedicato all’opera di Stefano Trappolini girato e prodotto da Ylenia Zaccari e Matteo Giovannone dello Studio Wonderland di Pomezia”

Stefano Trappolini è nato nel 1964. La sua ricerca è prevalentemente indirizzata alla pittura ed alla video-arte. Dal 1992 insegna arte della fotografia e della cinematografia all’istituto d’arte di Pomezia. Attivo sulla scena artistica dal 1996, ha partecipato a numerose mostre personali e collettive. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive, tra cui la Biennale del Libro d’Artista del 2001, 25 Artisti per Kabul del 2004, I sette peccati capitali a Spoleto, Spazi Aperti Spazi segreti del 2005, Tutto il cielo possibile del 2005, Lettere private del 2007, Falce e Martello del 2008, Simboli del 2009, Black and White del 2009.

Trappolini rappresenta il mondo a lui contemporaneo senza lasciare nulla di intentato: le sue tecniche sempre all’avanguardia e il suo sguardo sempre sensibile alla vita, donano nuove immagini ai simboli di una società contemporanea che si è presentata nel corso dei secoli e si rappresenta tutt’ora attraverso di essi. Pur mantenendo il loro impegno politico, i simboli di Trappolini sconfinano verso il linguaggio aulico dell’arte.