Pubblicato l’avviso per la concessione a titolo gratuito delle piante ai privati.

Tempo di raccolta delle olive. Anche quest’anno l’Assessorato allo Sviluppo Sostenibile  del Comune di Cerveteri ha diramato l’avviso pubblico a tutti i cittadini che intendono cimentarsi nella raccolta delle olive dagli alberi comunali e auto-produrre per l’uso domestico dell’ottimo olio a km0.
Fino al 7 ottobre 2016 si potrà fare domanda di assegnazione di una delle aree verdi pubbliche dove sono localizzate le piante, e cioè: nell’oliveto del Granarone (di fronte al vecchio cimitero di Via Rosati); all’interno del Parco della Legnara; lungo la Via Settevene Palo nei pressi delle Scuole Elementari; in Via Fontana Morella presso il Parco di via Martiri delle Foibe. Si può fare richiesta di raccolta, comunque, per tutte le piante di olivo che appartengono al Comune e che sono presenti lungo le pubbliche strade, agli svincoli o nelle rotatorie stradali.
La richiesta di assegnazione va fatta utilizzando i moduli prestampati disponibili presso il Servizio Attività Produttive, nel Palazzo del Granarone, secondo piano, aperto il Martedì e il Giovedì dalle  15,30 alle 17,30 e il Venerdì dalle 9 alle 12. Il modulo può essere anche scaricato dal sito internet del Comune  www.comune.cerveteri.rm.it

“In questi anni la nostra Amministrazione – ha spiegato Lorenzo Croci, Assessore allo Sviluppo Sostenibile – ha dato ai cittadini la possibilità di raccogliere e tenere per per sé i frutti prodotti dagli alberi pubblici. Abbiamo la fortuna di avere degli olivi bellissimi, che fanno una buona produzione, ma poco valorizzati. Autorizzando i cittadini a cogliere le olive per portarle direttamente al frantoio vogliamo favorire la riattivazione di tutte quelle cure di cui le piante hanno bisogno per crescere in salute e mantenere la produzione. L’unico requisito che bisogna possedere per chiedere un’area di raccolta è la residenza nel Comune di Cerveteri. Ad ogni domanda corrisponderà l’assegnazione per tre mesi di un’unica area, con un massimo di cinque piante per concessione”.
Il frutto della raccolta, ovviamente, può essere destinato al solo consumo personale e non al commercio.

 

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