Il Sindaco Pascucci: “panchine rosse un messaggio di vicinanza verso tutte quelle Donne uccise o che ancora oggi continuano a soffrire per mano di chi dovrebbe amarle”.


“Non possiamo voltare lo sguardo altrove. È importante che in primis noi istituzioni continuiamo a mantenere sempre alta l’attenzione, accesa la luce su quella che giorno dopo giorno si configura essere come una vera e propria emergenza sociale. L’installazione di dieci panchine rosse in tutto il territorio comunale rappresenta un simbolo, un simbolo di vicinanza verso tutte quelle Donne che hanno perso la vita o che ancora oggi, purtroppo in silenzio, continuano ad essere vittima di violenza da parte di chi le dovrebbe amare e proteggere anziché farle soffrire, umiliandole, facendo su di loro violenza fisica e verbale”. È il commento del Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci, a margine della cerimonia voluta dall’Amministrazione comunale in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, tenutasi ieri mattina all’interno dell’Aula Consiliare del Granarone.

All’interno della Sala del Consiglio comunale, l’Assessora alle Politiche Ambientali Elena Gubetti,ideatrice dell’evento, coadiuvata dal personale della Biblioteca Comunale, la Dottoressa Gea Copponi,nonché Cavaliere della Repubblica Italiana, e le funzionarie Floriana Amadei e Elena Polzelli, insieme a tanti cittadini ed esponenti di associazioni culturali, hanno allestito una suggestiva scenografia con una panchina rossa, circondata da scarpe rosse e gerbere del medesimo colore.

Da lì, si sono alternate testimonianze, letture, racconti ed interventi di chiunque, in una giornata così ricca di significato, sentisse il desiderio di dare il proprio contributo personale all’iniziativa.

Estremamente apprezzato l’intervento del Cavaliere della Repubblica Gea Copponi, affermata Donna di cultura della Città di Cerveteri, che ha profondamente colpito tutti i presenti. Sempre il personale della Biblioteca comunale, che eccezionalmente per la giornata di ieri hanno aperto alla cittadinanza, ha allestito anche una sezione dedicata esclusivamente al tema della violenza contro le Donne, con una accurata selezione di libri e pubblicazioni.

Al termine dell’iniziativa, la deposizione di un omaggio floreale e le note del brano del cantante Ermal Meta ‘Vietato Morire’, traccia d’apertura dell’omonimo album che funge da seguito per il singolo Lettera a mio padre del 2014, nel quale Meta descriveva il rapporto conflittuale con una figura paterna violenta.

 

 

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