Carbonexit, Enel ricorre al Tar

Il colosso energetico chiede al Tribunale amministrativo regionale del Lazio l’annullamento del decreto di riesame delle Aia. Per l’azienda non è il procedimento in cui prescrivere la cessazione dell’uso del carbone. Il sindaco Cozzolino annuncia di voler procedere alla costituzione in opponendum del comune di Civitavecchia

 

CIVITAVECCHIA – Enel si è opposta con un ricorso al Tar del Lazio alla richiesta del Ministero dell’Ambiente di comunicare il piano per la cessazione entro il 31 dicembre 2025 dell’utilizzo del carbone nella produzione elettrica come previsto dalla Strategia energetica nazionale del 2017.  Come ha confermato lo stesso ministro dell’Ambiente Costa, infatti, l’abbandono del carbone entro il 2025 resta una priorità per il governo. Inoltre il 22 novembre dello scorso anno il Ministero dell’Ambiente ha disposto il riesame delle Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale, ovviamente anche per la centrale di Civitavecchia. Una misura accolta con soddisfazione dell’amministrazione pentastellata del sindaco Antonio Cozzolino.

C’era tempo fino al 31 gennaio per presentare la documentazione che, nel caso di impianti a carbone come quello di Civitavecchia, doveva «espressamente prospettare la cessazione definitiva dell’utilizzo del carbone ai fini di produzione termoelettrica entro il 31 dicembre 2025» con tanto di piani e cronoprogramma. Ma Enel si oppone con un ricorso al Tar in cui chiede l’annullamento del decreto di riesame delle Aia. Tra le motivazioni principali c’è il fatto che il colosso energetico ritenga che non sia l’Aia il procedimento in cui prescrivere la cessazione definitiva dell’uso de carbone.

Secondo Enel la Sen è un impegno politico che subordina il processo di cessazione dell’utilizzo del carbone alla realizzazione di nuove capacità di generazione e accumulo. Secondo l’azienda, inoltre, gli impianti di generazioni possono essere messi definitivamente fuori servizio solo a seguito di formale nulla osta del Mise  alla dismissione della capacità produttiva. Duro Cozzolino che ha dichiarato di voler procedere alla costituzione ad opponendum del comune di Civitavecchia «interessato alla conservazione del provvedimento ministeriale impugnato».

Fonte Civonline