Per l’assessore regionale Lombardi si può pensare di sostituire le fonti alternative a quelle fossili già entro il 2026. Tutto contenuto nel piano per la Transizione ecologica di Civitavecchia, presentato nei giorni scorsi.

Via la centrale a carbone di Civitavecchia e spazio al primo Distretto di Energie Rinnovabili del Lazio, composto da un parco eolico offshore di 270 MW, il primo d’Italia e del Mediterraneo, batterie per 36 GWh, impianti a idrogeno H2 di 113 MW e impianti fotovoltaici di 655 MW complessivi.

È quanto prevede, per il settore energia, il Piano per la Transizione Ecologica di Civitavecchia 2022-2026 della Regione Lazio, approvato dalla Giunta e presentato oggi dall’assessora regionale alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale, Roberta Lombardi, a Civitavecchia presso la sede dell’Autorità portuale. “Si tratta di un progetto che, abbiamo stimato, potrà generare complessivamente oltre 3mila nuovi posti di lavoro per i tre anni di impianti, circa 1800 annui, di cui 1.200 per la produzione e 601 per la loro installazione, cui vanno ad aggiungersi per gli anni successivi quelli derivanti da tutto l’indotto”, dichiara l’Assessora regionale alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale, Roberta Lombardi.

“Un intervento strategico,
e allo stesso tempo simbolicospiega Lombardi- in quanto rende giustizia ad un territorio che ha pagato a caro prezzo l’impatto su ambiente, salute ed economie locali di 80 anni di servitù energetica”.

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