Centrocampista cresciuto calcisticamente nel Tor Tre Teste, con la particolarità non trascurabile che seppur giovanissimo di avere nel Dna la dote di essere un “trascinatore”.
Calcisticamente Nicholas Puca classe 97 inizia a giocare nel Torrimpietra con una nascita calcistica simile a tanti giocatori di spessore, quando all’età di 5 anni sua madre vedendo la sua passione smisurata per il calcio a scapito di mobilio e oggetti vari presenti in casa, decide di iscriverlo ad una scuola calcio. Lo fa seppur fosse in un’età fuori dai normali standard di quegli anni (2 anni più piccolo), con l’unica società che gli permette di farlo, dove gioca per quattro anni con i classe ’95. Passa poi al Fregene e li dopo tutta la trafila e tanti momenti da ricordare, dagli esordienti alla juniores ndr, passa al Tor Tre Teste. Li due anni colmi di soddisfazioni e trofei dove cresce calcisticamente e umanamente in maniera esponenziale, e dove tutt’oggi ancora si sente debitore e lusingato per la possibilità avuta, a partire dal Presidente all’allenatore che fortemente lo aveva voluto in rosa. Sbarca poi in Molise con l’ Agnonese dove l’avventura non va benissimo, anche per un piccolo infortunio che ne ha tarpato le ali. L’ultima squadra di Puca è col Flaminia Civitacastellana dove mister Vigna lo assolda tra la rosa seppur giovanissimo, avendolo già allenato ai tempi del Fregene. Dal primo luglio Nicholas è alla corte di Patron Presutti e di mister Castagnari per l’esordio in Eccellenza, e con la certezza di aver assoldato un altro “leone” di centrocampo su cui gettare le basi per la permanenza nella categoria.

D- Cosa ti ha spinto ad accettare la CPC?
R- La cosa che mi ha spinto a venire alla Cpc è stata sicuramente la volontà del mister di avermi con lui, che mi ha cercato e chiamato per far parte della squadra e poi per la professionalità del presidente con la società che al primo impatto sembra una bellissima famiglia. Non è casuale che mi sono trovato subito a mio agio e uno della famiglia, dal primo giorno che sono entrato alla sede dove ho conosciuto tutti e tutto. Da parte mia non posso che ringraziarli per la fiducia che mi hanno dato, e che spero di ripagare con grandissime prestazione nell’arco di questa stagione.

D- il mister mi ha parlato un gran bene di te, e leggendo sul web negli articoli scritti non di parte ho scoperto che hai vinto si un campionato nazionale giovanile ma che allo tedesco tempo sei un giocatore di forte personalità in mezzo al campo. Dove ti esprimi meglio nello scacchiere di centrocampo e quali sono le tue doti

R- Il mio ruolo era fare il basso a centrocampo nel centrocampo a tre, però alla Tor Tre Teste sono stato anche abituato a fare la mezzala. Sono un giocatore che ha tanto cuore e si sacrifica per la squadra, e se ci sta da mettere la faccia sono il perimi a farlo se necessario e non ho paura a farlo. Mi reputo un ragazzo giovane ma allo stesso tempo con grande personalità e carisma, a centrocampo o basso o mezzala è uguale: non ho preferenze e mi metto sempre a disposizione della squadra e del mister. Dove mi chiede di giocare gioco, e dove mi chiede di sacrificarmi mi sacrifico.

D- Avere tra le fila di una squadra tanti under, ma allo stesso tempo con tanta esperienza sicuramente fa bene al calcio, ma detta allo stesso tempo detta strategie e gioco di una squadra. Tra una quindicina di giorni si inizia: che campionato sarà secondo te per la CPC ?

R- Tra quindi giorni si comincia e non vedo l’ora! Mi sto già preparando perché mi hanno detto che il mister lavora bene sul punto di vista fisico, e quindi mi voglio far trovare subito pronto. Come neopromossa la salvezza è il primo obbiettivo e quindi dobbiamo partire subito forte poi si vedrà. Sognare non costa nulla e la squadra secondo me ha grandi possibilità, e allo stesso tempo spero e sono convinto che qualche soddisfazione ce la toglieremo.

(Fonte e Foto: Maurizio Spreghini).

 

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