Una stagione da ricordare per il folto gruppo 2006 del DLF che ora si gode una meritata estate di assoluto riposo. Certo parlare di riposo per bambini di questa età è assai improbabile, ma sarà utile per ricaricare le pile in vista degli impegni futuri, staccare la spina e dedicarsi esclusivamente al gioco puro e semplice.
A inizio anno il folto gruppo dei 2006 è stato suddiviso in tre gruppi e affidati alla gioventù e all’esperienza di Simone Romagnoli, Dario Spirito e Daniele Miglionico, coadiuvati nelle varie attività da altrettanti collaboratori.
Si è partiti a settembre un po’ in sordina come deve essere, visto che si tratta del primo anno di pulcini, ma a stagione in corso, individuati alcuni punti critici su cui bisognava lavorare, i piccoli dielleffini hanno iniziato a migliorare dal punto di vista tecnico, ottenendo notevoli progressi. Un’intera stagione fatta di conquiste personali, dove l’io egoista tipico dei bambini di questa età, ha lasciato il posto al noi generoso e volenteroso tipico della vera squadra. A fare da arbitri a tutta questa crescita individuale ci sono gli istruttori, figure fondamentali in questo percorso così delicato che affrontano i piccoli sportivi. Figure camaleontiche, un po’ psicologi, un po’ insegnanti, un po’ genitori e un po’ compagni, capaci di fornire una personalità appropriata alla situazione che si viene a creare.
L’istruttore Simone Romagnoli stila un resoconto stagionale di uno dei gruppi:
<<Voglio iniziare elogiando lo spirito di squadra dei miei bambini. “Parafrasando la massima “La forza del lupo è il branco e la forza del branco è il lupo”, voglio mettere in evidenza l’importanza del gruppo al servizio delle capacità del singolo ma allo stesso tempo è fondamentale l’apporto tecnico del singolo per far girare nel modo corretto i meccanismi di tutto il gruppo. Nonostante l’aver sfiorato più di una volta la finale in alcuni prestigiosi tornei, posso ritenermi soddisfatto di come i miei ragazzi si sono dimostrati sempre coesi di fronte alle difficoltà e a una piccola dose di sfortuna che ci ha accompagnato per l’intera stagione.
Quest’anno, in accordo con la società e il Responsabile della Scuola Calcio Alessio Baffetti, abbiamo preferito partecipare a tornei ad alto spessore tecnico, con squadre di grande blasone, piuttosto che puntare su competizioni più semplici che sicuramente avrebbero regalato tante soddisfazioni e tanti successi. Difatti, la scelta ci ha dato ragione, oltre che aver ben figurato in tutti i tornei esprimendo un ottimo calcio e gioco corale, ricevendo ovunque elogi e complimenti, solo i rigori ci hanno impedito di disputare la finale contro la Roma nel 1° torneo “Lodigiani Cup”, ma questo poco importa, quello che è rilevante ed evidente e che i miei bambini sono cresciuti sotto ogni punto di vista e questo è il risultato a cui tenevo di più.>>
Anche le due giovani New entry nella famiglia DLF, gli istruttori Daniele Miglonico e Dario Spirito hanno commentato il percorso dei loro bambini nei dieci mesi di attività ludico calcistica;
Daniele Miglionico racconta così la sua esperienza appena conclusa con i 2006:
<<Il mio gruppo proviene per la maggior parte da Santa Marinella e, a parte un paio di eccezioni, si tratta di bambini agli esordi. Ho preferito organizzare il lavoro utilizzando un programma di allenamento personalizzato e integralmente ideato da me che si basa su sedute di coordinazione da eseguire con o senza la palla. Per questa fascia d’età il calcio lo intendo come un’attività collettiva e di socializzazione, che produce, a fine percorso, uno sviluppo in maniera armonica del corpo. E con una punta di orgoglio ho notato già da dicembre dei notevoli progressi almeno nel 50% dei miei bambini fino ad arrivare, a fine corso, a un buon livello di preparazione>>.
Dello stesso avviso è Dario Spirito che ricorda come questa sia l’età migliore per la motricità. << Se si utilizzano al meglio le capacità individuali, in un ambiente di assoluta serenità come al DLF, le prestazioni individuali di ogni singolo atleta andranno sicuramente migliorando>>.
Dopo dieci mesi, sono poche le differenze fisiche che saltano alla vista, ma se si guardano bene negli occhi, i piccoli dielleffini hanno acquisito una consapevolezza e una sicurezza che mostrano non solo sul campo di calcio. Si percepisce da come parlano tra loro negli spogliatoi, dai commenti che fanno sulle partite e sugli avversari, e da come si rialzano dopo aver subito una sgradita sconfitta. Questo è il vero bilancio da fare alla fine dell’anno.
Un ringraziamento sincero va agli istruttori di questi bambini per il lavoro svolto, chi già da un paio d’anni, chi alla prima esperienza. Si tende a dare per scontato quanto fatto dagli allenatori e a non ringraziare mai abbastanza chi si occupa dei futuri piccoli uomini con dedizione e passione, abnegazione e sacrificio. Anche se composti di elementi molto giovani, i tre gruppi biancoverdi sono molto uniti tra loro. Grazie ai preparatori che hanno imposto loro un progetto di gioco e un corretto approccio al calcio, i protagonisti sono tutti proiettati a dare il meglio di sé, non per orgoglio personale, ma per il gruppo, perla squadra. Tutto ciò amplierà il bagaglio umano di questi ragazzi, prima ancora di quello sportivo, lasciando tracce positive utili per il loro futuro.
Ecco i nomi dei valorosi dielleffini categoria 2006:
Di Battista Giacomo, Pomata Matteo, Di Camillo Valerio, Maroncelli Giordano , Pandolfi Mirko, Burtini Riccardo, Monteneri Lorenzo, Stefanini Nicolas, Buono Leonardo, Priori Flavio, Cuomo Francesco, Malservigi Leonardo, Nobili Marco, Aiello Mattia, Baffioni Daniele, Lavalle Samuele, Bertini Mattia, Gioiella Alessio, Pala Lorenzo, Soro Niccolò, Gentileschi Matteo, Emili Nicolò, Di Martino Mattia, Spadone Alessandro, Popescu Eduard, Stoleru Andrei, Gargiullo Gianluca, Fadli Zakaria, Belfiore Valerio, Barone Mattia, Sandulescu Marco, Santaniello Antonio.