Al Tamagnini gli uomini di mister Castagnari cedono 3-2 alla Favl Cimini.

Critica la dirigenza su alcune decisioni arbitrali.

 

In rimonta la Polisportiva Favl Cimini sconfigge il Civitavecchia Calcio 1920 e rimane incollata al treno di testa.

Per quel che riguarda la partita, è stata in perfetto equilibrio nei primi venti minuti. Le squadre, in tutto questo equilibrio, si fermano sulle trequarti avversarie senza creare più di tanto. A spezzare tutto ci pensa il solito Vittorini, lanciato in profondità si presenta davanti a Scaccia bruciandolo in uscita. La Vecchia si scuote e nei restanti venti minuti colleziona almeno tre nitide palle gol. Scardola di testa con la sfera di un soffio fuori al ventiseiesimo, poi Proietti direttamente su calcio da fermo sei minuti dopo e infine con Cerroni che, su rovesciata da figurina Panini, impegna severamente Bertollini.

Per quanto visto sarebbe stato più giusto un pari ma avanti al quarantacinquesimo c’è la Cimini. Ripresa da capogiro, succede di tutto. La Vecchia parte a testa bassa e dopo aver mancato il gol con Funari al settimo pareggia i conti al decimo. Ruggiero dal limite dell’area manda la sfera ad infrangersi sul palo a Bertollini battuto, Cerroni è li: arpiona la sfera e defilato la manda in rete. La Cimini si limita ai lanci lunghi di Marinaro per Vittorini, che non bastano per mettere in difficoltà la Vecchia.

La compagine diretta da Castagnari attacca e con Scardola va vicinissimo al gol al quattordicesimo, ma la strada è segnata per il raddoppio. Il sorpasso la Vecchia lo opera al ventitreesimo, Ruggiero viene atterrato da Bertollini con Cerroni che va sul dischetto: a fin di palo la trasformazione. Sarabanda di cambi in entrambe le squadre, Pippi per Cerroni mentre Caforio e Zagami prendono il posto di Panico e Mancini.

Dall’altra parte Gatti Francelino e Tabarini entrano al posto di Braccio, Monfreda e Vincenzi. Neanche il tempo di stabilizzare gli undici in campo che la Cimini pareggia, Vittorini dal dischetto brucia Scaccia e riporta le squadre in parità. Sei minuti e la Cimini passa ancora, stavolta è Gatti a bruciare l’incolpevole Scaccia. Due episodi nel giro di sei minuti che ribaltano il risultato, con la Cimini che rimane incollata al treno di testa mentre la Vecchia no.

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