BOOK TERAPY PER GLI OSPITI DELL’HOSPICE CARLO CHENIS

CIVITAVECCHIA – La lettura è un’attività dai molteplici benefici: è un momento di arricchimento culturale ma anche di evasione dalla realtà. Con lo scopo di regalare momenti di distrazione e di evasione, magari attraverso il racconto di una storia fantastica o d’avventura, i volontari dell’associazione Auser hanno proposto alla Asl Roma 4 un progetto di lettura e il Direttore Generale, l’avvocato Cristina Matranga, ha subito accolto con favore la proposta e dal mese di giugno si partirà con l’iniziativa, che si pone nel solco del continuo miglioramento ed umanizzazione dell’ Hospice, un luogo speciale che merita la massima attenzione e cura.
“All’interno dell’Hospice aziendale – ha spiegato il Direttore Generale della Asl Roma 4 – cerchiamo di assicurare ai nostri ospiti un soggiorno quanto più di qualità non solo sotto il profilo sanitario quanto piuttosto quello umano. Proprio per questo all’interno sono attivi diversi progetti, in primis la pet therapy con il gruppo aziendale dedicato. La lettura è un’attività particolarmente apprezzata e dai molteplici benefici, per questo ringrazio l’Auser per la sensibilità dimostrata e per il supporto fattivo riservato ai nostri ospiti”. L’hospice ha una sua biblioteca e, grazie al Patto per la Lettura a cui ha aderito già dallo scorso anno, gli ospiti potranno avvalersi anche del catalogo offerto dalla Biblioteca Comunale di Civitavecchia, dal quale scegliere un libro o una rivista. Saranno poi i volontari dell’Auser a leggere per loro quanto richiesto.
“La cosa che più mi ha colpito di questa offerta dell’Auser, che ringrazio ancora, è la partecipazione di un gran numero di volontari a svolgere questo tipo di assistenza, segno di una sensibilità sociale che ci lascia ben sperare per il futuro. Mi auguro che anche altre associazioni possano seguire nel prossimo futuro l’esempio di Auser per aiutare il SSN a coprire tutte le sfaccettature del complesso e variegato bisogno assistenziale nel nostro territorio” ha dichiarato Mario Rosario D’Andrea, responsabile della Uoc Oncologia.