I costi delle bollette di luce e gas
La situazione attuale dei costi che si riferiscono alle bollette di luce e gas è influenzata dai rincari e dai ribassi dei prezzi imposti dall’Autorità per l’Energia e il Gas, che decide le tariffe del mercato di maggior tutela, al quale fanno capo almeno il 75% degli utenti sul territorio nazionale.
Secondo l’Osservatorio sull’energia elettrica di facile.it (che offre anche consulenze per adattare il proprio piano tariffario di uno dei maggiori fornitori italiani come Enel) la spesa media degli italiani per l’energia elettrica si attesta sui 503 euro annui (circa 2580 kW/h), basati sui dati forniti in fase di preventivo.
Questo dato tuttavia segna una media dei consumi e quindi con differenze tra nord, centro e sud. Si evince infatti che al Nord i consumi sono minori, mentre al centro salgono e al sud rimangono sostanzialmente stabili.
Nel Lazio si consumano 2.760 KWh e ogni anno si spendono in media 535 euro.
Gli italiani tuttavia si sono anche serviti del cambio di gestore, sia per l’energia elettrica che per il gas, al fine di risparmiare, (dove per l’energia di luce e il gas l’Enel era il gestore con più utenti).
All’orizzonte però c’è una cambiamento sostanziale, perché dal 30 giugno 2015 per il gas e dal 30 giugno 2016 per l’energia elettrica, verrà abolito il mercato di maggior tutela e si passerà definitivamente al mercato libero, secondo quanto disposto dal Ddl concorrenza 2015.
Verranno quindi applicate le tariffe del mercato libero decise autonomamente dai vari gestori tra cui l’utente potrà scegliere di “allacciarsi”.
Ad oggi da gennaio sono stati previsti dei cali sulle tariffe che rispettivamente dovrebbero essere per l’energia elettrica e per il gas del 3% e dello 0,3%.
Questo calo dei prezzi è dovuto, per l’energia elettrica al diminuito costo del dispacciamento provocato essenzialmente da un calo di consumi ma anche dall’aumento dei costi fissi di rete e degli oneri di sistema, che vanno comunque a gravare sulle tasche degli utenti.
Per il gas è previsto un risparmio su base annua di circa 72 euro. Entrambi i cali del costo della bolletta non vanno comunque a colmare la “corsa al rialzo” degli anni passati dovuta al perdurare della crisi economica.
Cosa cambia con il mercato libero e per le tariffe
Le associazioni dei consumatori sono già in allerta perché temono un rincaro dovuto proprio all’entrata definitiva nel mercato libero, dove non sarà più l’Autorità per l’Energia e il Gas a decidere le tariffe, anche se rimarrà come organo di vigilanza sui vari gestori.
Quello che temono le associazioni e anche gli utenti e che si potrebbe profilare in una situazione di estrema libertà nel decidere le tariffe, è che le varie società di gestione possano stipulare degli accordi, una sorta di “cartello”, per mantenere le tariffe di luce e gas comunque alte e senza dare la reale possibilità di scegliere un gestore che sia davvero conveniente.
Una paura questa confermata dal fatto che da quando è stata introdotta la concorrenza con il mercato libero solo il 15% degli italiani ha scelto di cambiare.
Tuttavia negli stati europei dove si è già entrati in un regime di liberismo economico riguardo alle tariffe di luce e gas, pare che invece i clienti dei vari gestori siano soddisfatti del servizio offerto.
Con l’introduzione del mercato libero cambierà anche la bolletta e le voci che potranno essere lette in modo più chiaro e trasparente.
La nuova bolletta di luce e gas
Le bollette del mercato libero saranno quindi più trasparenti rispetto alle varie voci e più facilmente leggibili.
Avranno dei grafici colorati che indicheranno le voci sotto forma di percentuali per la spesa, che saranno indicative dei vari contribuiti per il dispaccio, i servizi di rete, il costo dei kW/h e dei metri cubi.
Per esempio cambieranno i nomi dei “servizi di vendita” che diventeranno “spesa per l’energia” e anche i servizi di rete saranno suddivisi con le voci di Iva, gestione del contatore, spesa per il trasporto, imposte.
Gli oneri di sistema non saranno più inglobati con il servizi di rete, quindi si avrà una maggiore comprensione di cosa si va a pagare.
Gli stessi oneri di sistema comprendono a tutt’oggi il contribuito che va agli incentivi per l’energia prodotta dagli impianti a fonte rinnovabile (fotovoltaico, eolico, biomasse, ecc), ma anche quello destinato alla dismissione di centrali nucleari non utilizzate e, come è noto, vietate in Italia.
Una novità che era molto attesa dai consumatori è finalmente la visibilità sulla bolletta del costo del singolo kW/h e del metro cubo.
Per gli utenti c’è comunque la possibilità di scegliere tra i provider energetici, avendo la possibilità di cambiare il fornitore e scegliere la tariffa più consona, in base alle proprie esigenze e ai propri consumi.