Palazzo del Pincio apre domani mattina le porte alla discussione per il bilancio. E come nella migliore delle tradizioni, si tratterà di una vera e propria maratona, articolata su tre giorni di sedute. Il primo, domani, e il secondo, giovedì, saranno dedicati all’illustrazione e al dibattito. Il terzo, venerdì, vedrà i gruppi consiliari affilare le armi in vista dell’approvazione. Siamo, ovviamente, alle porte di un vero e proprio spartiacque amministrativo. Come noto, l’approvazione del bilancio consuntivo rappresenta l’atto più politico del governo di una città, laddove si distribuiscono i fondi secondo quelle che vengono individuate come priorità da parte della compagine esecutiva. E siccome i soldi, per i Comuni, sono sempre di meno, significa una volta di più dover affrontare discussioni difficilissime. Come salvare la crescente richiesta di servizi sociali, davanti all’esigenza di restringere al minimo la voce “uscite” dei conti? E come assicurare, comunque, altre attività tradizionalmente svolte dal Comune, ad esempio i cartelloni culturali o gli spettacoli estivi? E le opere pubbliche, altro tasto cronicamente dolente di ogni pubblica amministrazione, come saranno finanziati?
Vedremo. Certamente ci si attende qualcosa sul piano dell’indebitamento, che come insegnano anche le cronache nazionali, è un lacciuolo che rischia di strozzare il governo nazionale come quelli locali. Si sa che Civitavecchia, da quel punto di vista, non è messa bene. A Giorgio Venanzi, assessore tecnico e profondo conoscitore anche del periodo in cui mutui e finanza creativa lastricarono il nostro presente di mutui e relative scadenze, starà il compito di trovare un equilibrio capace di liberare risorse. Per lui un esame severo. È anche vero, d’altronde, che il bilancio farà inevitabilmente riemergere gli argomenti che hanno fatto da leit motiv di questo primo anno della terza amministrazione cittadina targata Tidei. Quanto pesa, tanto per dirne una, la gestione delle risorse idriche sul bilancio? E quindi, come fare per sopportare il peso di Hcs? A queste, altre domande immancabilmente seguono. Perché c’è il timore che determinati servizi a domanda individuale possano vedere ritoccate le tariffe. Per adesso, la sete di nuove risorse sarà probabilmente placata attraverso la creazione di due nuove imposte, novità assolute per la città: l’imposta di soggiorno e la tassa d’ingresso. Spese che graveranno sulle spalle di visitatori o di turisti in transito. Oltre alla vendita di immobili pubblici e di aree che saranno immesse sul mercato nei prossimi dodici mesi.