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Realtà nota a tutti gli imprenditori (e aspiranti tali) del territorio, il BIC Lazio, il Business Innovation Centre di Bracciano, ha accolto giovedì 19 aprile gli studenti dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio” di Ladispoli Alice Carminati, Daniele Manzi, Sara Fabrizi e Martina Landi, impegnati in una sessione della School Jam di ‘Lazio Innova’, la competizione che premia l’imprenditorialità giovanile.
Il team, capitanato da Daniele Manzi, si è classificato al 1° posto e qualificato per la finale, grazie al progetto “Belli e ribelli” e all’idea innovativa denominata “Baby S.O.S”. A spiegarne il contenuto è lo stesso Daniele Manzi: “Si tratta di un cuscinetto “salva-vita” applicabile sullo schienale del seggiolino posto nelle autovetture, dotato di sensori G.P.S. collegati ad una applicazione che permette di non far dimenticare il proprio figlio all’ interno dell’auto. Se il team del V B A.F.M. ha ottenuto questo risultato – ha aggiunto Daniele Manzi – è stato anche grazie al supporto e alla professionalità delle nostre docenti Tiziana Lanni e Anna Maria Ciamillo”.

 “Molto spesso – ha affermato la Dirigente Scolastica dell’Istituto ‘Giuseppe Di Vittorio’, Prof.ssa Vincenza La Rosa – i soggetti operanti nello stesso territorio non sfruttano pienamente le potenzialità che deriverebbero da un’efficace sinergia. Con questa giornata – ha proseguito la Prof.ssa La Rosa – ci siamo proposti di diffondere ulteriormente fra i nostri allievi da una parte la cultura imprenditoriale, dall’altra la conoscenza delle strutture e delle attività del BIC LAZIO, con l’obiettivo di mettere in rete tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo e la valorizzazione del contesto in cui vivono, quello stesso in cui i nostri studenti si troveranno ad operare”.
“E’ nostro dovere di educatori creare una vera e propria learning organization – ha proseguito la Dirigente Scolastica – cui partecipino tutti coloro che condividono la stessa finalità: quella di una crescita e di un’evoluzione continua degli individui e del territorio in cui operano. Solo in un’ottica di cooperazione e di condivisione saremo in grado di dare risposte convincenti ai nostri allievi e di risolvere i problemi complessi della contemporaneità”.

BIC LAZIO collabora da molti anni con le scuole del territorio con l’obiettivo di diffondere in modo sempre più capillare la cultura dell’imprenditorialità in tutte le sue forme, in obbedienza sia ai bisogni delle economie locali, sia agli obiettivi strategici delle politiche dell’Unione europea (UE 2020). D’altra parte sono le evidenze della statistica e della ricerca a dimostrare ormai l’impatto dell’educazione all’imprenditorialità sui singoli individui, sulla società e sull’economia dei territori. Non a caso, nel quadro di riferimento europeo, una delle otto competenze-chiave per l’apprendimento permanente è proprio lo “spirito di iniziativa e imprenditorialità”, definito come “la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche l’abilità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi”.
B.I.C. Lazio ha tradotto queste istanze in una prassi quotidiana che la spinge non solo a sostenere lo sviluppo del territorio attraverso la nascita di nuove imprese e il potenziamento di quelle già esistenti, ma anche a cercare un dialogo continuo con le scuole e il mondo della formazione. In questo contesto rientra il Programma Startupper School Jam. “Obiettivo dell’azione ‘Startupper School Jam’ – spiegano dal BIC LAZIO – è proprio quello di stimolare gli studenti nella generazione di idee imprenditoriali innovative, di sviluppare la capacità di lavorare in gruppo e di facilitare l’osmosi tra educazione imprenditoriale e formazione scolastica”.

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