“Leggiamo, sulla stampa locale, un articolo che attacca la consigliera R. Bagnano  contestandole la sue assenze  dai consigli comunali e dall’impegno politico cittadino.

Non intendiamo entrare nel  merito della questione, ma è ragionevole pensare che oltre alle motivazioni presentate dalla Diretta interessata, l’attuale rapporto con alcuni colleghi e pseudo  Attivisti ha sicuramente radici nelle ferite aperte nella ormai famosa ed accesa riunione, svolta a porte chiuse nell’estate 2016  in una aula comunale, nella quale sono state lanciate pesanti accuse e insulti sessisti, dei quali nessuno ha mai pubblicamente preso le distanze condannando l’accaduto.

Il Meetup Civitavecchia in Movimento quindi stigmatizza il metodo utilizzato dai soliti ignoti, autori dello sgradevole attacco in palese violazione del regolamento M5S.
Infatti quest’ultimo cita nell’Art. 2  che le sanzioni disciplinari  e le questioni attinenti la vita politica del movimento,  debbano essere  formulati sulla base di una consultazione degli iscritti locali al blog nazionale.

Riteniamo quindi che una richiesta di dimissioni, indirizzata ad un consigliere di maggioranza, soprattutto se motivata da questioni delicate come quelle morali ed etiche, debba essere trattata in conformità al regolamento/statuto nazionale del M5S, e non affidate a personaggi ignoti che strumentalizzano la figura degli attivisti del movimento per scopi poco comprensibili.

A Civitavecchia il suddetto regolamento non è mai stato applicato, neanche in occasione di importanti scelte politiche, vedi tra le tante la sfortunata gestione delle relazioni politiche con l’ex presidente della Autorità Portuale, che meritava una riflessione condivisa e allargata alla base in modo trasparente.

Il rispetto del regolamento è non tanto un adempimento burocratico ma una garanzia di comportamenti limpidi e trasparenti che allontanano ogni forma di debolezza morale.

Ci auspichiamo per il futuro che articoli di questo tipo, scaturiscano da una corretta applicazione dello stesso, evitando strumentalizzazioni e decisioni prese da pochi intimi che possono ledere l’immagine degli attivisti e del movimento”.

Lo ha reso noto il MU Civitavecchia in Movimento.

 

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