Quando si parla di giornata della legalità, non è da tutti avere la fortuna di avere un sindaco avvocato. Chi meglio di lui avrebbe potuto commemorare la perdita del giudice Giovanni Falcone nella strage di Capaci?

In verità chiunque, eccetto che lui!

Non una sola parola è stata spesa per dare il giusto tributo a chi ha combattuto la mafia fino all’ultimo giorno di vita, neanche un post su Facebook, il nulla, la ricorrenza per lui è stata un giorno come tanti, passato probabilmente a discutere di poltrone e incarichi mentre la città affonda. Sappiamo che l’Anci, di cui peraltro il sindaco è consigliere nazionale, ha diramato una nota in cui chiedeva ai comuni di esibire un drappo bianco ed osservare un minuto di silenzio per ricordare le stragi della mafia, e difatti molte città limitrofe hanno aderito. Niente di tutto questo è avvenuto a Civitavecchia e ciò è inqualificabile e la dice lunga sullo spessore umano, politico e istituzionale di chi amministra la città. Del resto infatti, pensandoci bene, niente di meglio avremmo potuto aspettarci da un Sindaco che è espressione dei partiti con le più alte percentuali di condannati, come la Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Gli attivisti del M5S

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