La nostra associazione ha riscontrato delle problematiche serie sulla nuova gara Cup della Regione Lazio indetta il 21/6/2015. La prima cosa che salta agli occhi è la permanenza dell’impostazione di suddividere un servizio unico nel suo insieme già denominate RECUP Centro Regionale di Prenotazione da parte della Regione con un unico modello organizzativo in 4 lotti. Ci chiediamo come mai dopo fatti di Mafia Capitale la gara sia suddivisa in 4 lotti e non in una gara unica come sarebbe idoneo per l’anticorruzione? La prospettiva delle prossime fusioni e accorpamenti risulta anacronistico e discriminatorio nei confronti di lavoratori che potrebbero godere di trattamenti economici diversi per la stessa mansione. Altro punto dolente è la diminuzione sensibile del volume di attività di servizi di prenotazione, nella misura media di circa il 17% rispetto all’attuale organico occupato che significa una riduzione dei servizi al pubblico (liste di attesa, code agli sportelli, ecc.) e l’esubero di circa 400 unità in due anni. A queste problematiche si aggiunge la mancanza di una clausola di riassorbimento del personale da parte degli aggiudicatari dei lotti. Le imprese che gestiscono attualmente tali appalti, se non vi è obbligo di riassunzione del personale già collocato, partono svantaggiate in termini concorrenziali sul prezzo, rispetto alle subentranti per effetto del maggior vantaggio goduto da queste ultime rispetto alla prosecuzione dei rapporti in essere. Infine vorremmo sottoporre all’attenzione del pubblico che Elisabetta Longo nominata RUP della nuova gara, è ad oggi l’attuale Direttore della Centrale Acquisti già indagata dalla Procura per false dichiarazioni nel filone della turbativa d’asta della precedente gara CUP e nella fattispecie del precedente presidente della Commissione che esaminò la gara annullata 2014, dove si è riscontrato dalle ordinanze pubblicate sulle intercettazioni telefoniche che uno dei 3 componenti era collegato a mafia capitale ed influì nel giudizio di assegnazione dei punteggi della Commissione. Alla luce di queste problematiche serie ed evidenti, procederemo con una denuncia querela alla Procura della repubblica di Roma” Lo dichiara in una nota il leader di AssoTutela Michel Emi Maritato.

 

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