“In questo clima da notte dei lunghi coltelli, dove gruppi di potere si accusano reciprocamente, declassando le gravi violazioni della legalità emerse nelle inchieste in corso, a mero scontro politico, riteniamo doveroso riportare l’attenzione di tutti all’unico vero ed inquietante dato finora emerso, ovvero che il  tessuto economico del territorio è soffocato da un vero e proprio verminaio di interessi privati perseguiti con metodi tutt’altro che legali, che ne preclude ogni possibilità di crescita sana.

Un verminaio di cui, peraltro, non sono ancora ben definiti i contorni né noti tutti i personaggi.

Vale sottolineare, al di là dell’attuale status di cittadini a piede libero e del ruolo svolto, che i protagonisti della vicenda, sebbene innocenti fino a giudizio compiuto, all’oggi sono e rimangono TUTTI indagati, e non in una sola inchiesta, per reati estremamente pesanti.

Vogliamo augurarci, che al di là del duello mediatico intrapreso dai protagonisti, che la magistratura riesca finalmente a squarciare il velo soffocante che opprime la città e l’opinione pubblica si riappropri della propria capacità di analisi critica della realtà che si trovano, loro malgrado, a subire.

Se questo territorio muore, se le attività economico/commerciali sono concentrate in poche mani, se la disoccupazione cresce insieme a macchine di lusso e sale gioco, se gli appalti dei grandi committenti sono sempre nelle stesse mani, se alcuni personaggi si arricchiscono a dismisura a fronte del costante e progressivo impoverimento del tessuto sociale e la commistione tra politica ed affari è tanto palese, forse è giunto il momento che si avvii una riflessione collettiva, ognuno in base alle proprie competenze e al proprio ruolo sociale, partendo dal presupposto inderogabile che silenzi e omissioni si configurano come vere e proprie complicità.

Istituzioni, associazioni di categoria, organi di stampa, e financo i sindacati debbono scegliere se essere le punte di diamante di questo nuovo corso o se continuare a vivacchiare ai margini di quello che, seppure ancora appare forte, è un contesto destinato ad estinguersi.

Su questo nessuno è esentato da responsabilità.”

Nota Stampa della  Segreteria
Per l’Associazione contro le illegalità e le mafie A Caponnetto.

 

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