Un nuovo viaggio nel recente passato, questa volta, non molto lontano, in Italia, per raggiungere un ridente paesino rurale dell’Irpinia, posto nell’entroterra campano e più precisamente Montella, in provincia di Avellino.

Montella oggi conta poco più di 7200 abitanti e la sua economia prevalente, è da sempre rappresentata dall’agricoltura, che vede la coltivazione di ortaggi, cereali, fiori, alberi da frutta ed addirittura, di tabacco. Latte e formaggi, contribuiscono ad incrementare le risorse degli abitanti del territorio.

Purtroppo, quello che si direbbe un tranquillo e bel paesino di alta collina, è parte di una vasta area geografica soggetta a periodici ed anche violenti e catastrofici terremoti, presentando a tal proposito sismicità di livello due, che nella medesima scala, è considerata di medio rischio.

Solo per citare alcuni dei sismi che hanno interessato l’area geografica in questione, fu nel 1456, che un sisma provocò alcune decine di migliaia di vittime, mentre solo dieci anni dopo, ancora un nuovo terremoto, causò centinaia di morti. Nel 1694, la terra tremò nuovamente, lasciando sul campo almeno 6.000 morti, continuando più o meno allo stesso modo, sino ai nostri giorni, mantenendo una media quasi costante di due o tre terremoti, di discreta intensità, per ogni secolo. L’ultimo, fu quello del 23 novembre del 1980, che seguì quello avvenuto vent’anni prima; ebbe il suo epicentro nell’Irpinia meridionale, nell’alta valle del Sele, provocò ancora una volta, ben 2914 morti.

Ma, veniamo ora al momento storico di nostro interesse, quello relativo al 14 aprile 1894, giorno in cui vengono dati i natali a Leonarda Cianciulli, divenuta poi nota alle cronache, come la “saponificatrice di Correggio”.

Leonarda, ultima di sei fratelli, era la figlia di Mariano Cianciulli, un allevatore di bestiame e di Serafina Marano, già vedova e madre di altri due figli.

Contraddittorie e poco certe, sono le storie relative alla sua infanzia e relative al fatto, che il concepimento di Leonarda, anche tra vicende di violenze sessuali, sarebbe avvenuto in modo accidentale e che comunque, la sua nascita, non sarebbe stata poi così gradita da sua madre.

Sta di fatto che la bambina, sembra non abbia avuto, un’infanzia molto facile, (ne descriverà i dettagli nelle sue memorie), circostanza questa, comune a molti altri serial killer che ho avuto modo di analizzare con i miei studi.

Si riporta soffrisse di epilessia e lei stessa ebbe modo di descriversi, come una bambina debilitata e fragile, sofferente di alcune patologie e non considerata dai suoi genitori, soprattutto da sua madre, che a suo dire, l’avrebbe odiata sin dalla sua nascita, prediligendo di fatto, gli altri figli. Nella descrizione di sé, Leonarda prosegue, evidenziando il desiderio di morire che aveva da bambina,  tanto era la sua infelicità, ed i due vani tentativi, di suicidarsi impiccandosi: nel primo caso fu salvata per tempo e nel secondo, lei stessa ebbe a narrare, che la corda si spezzò.

(continua nella prossima edizione)

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