In relazione alla vicenda riportata a mezzo stampa riguardo l’episodio occorso in data 25.02. u.s. alla Si.ra DM.R. di anni 84, si comunica che l’Azienda Asl Roma 4 ha effettuato nella giornata odierna degli accertamenti sulla vicenda che hanno rilevato quanto segue:

Nella data sopracitata giungeva al Pronto Soccorso del PO San Paolo alle ore 23.55 la signora, tramite ambulanza per lieve emorragia da piccola arteriola del piede sin già trattata con medicazione compressiva dall’equipaggio dell’ambulanza.

Il personale riferisce che dopo una attenta valutazione al Triage, rilevati i parametri vitali che risultavano nella norma e come da protocollo Triage Modello Lazio, veniva affidato un codice di priorità verde.

La paziente, autonoma ed orientata,  veniva posta  su una carrozzina ed entrava in sala visita alle ore 01.26, sottoposta a visita generale da parte del Dirigente medico di guardia   che valutava l’integrità della medicazione e l’assenza di dolore dell’arto.

La mattina del 26.02.2018, alle ore 9.30 circa il Coordinatore Infermieristico, da un colloquio intercorso con il fratello della paziente, apprendeva che la stessa era in possesso di una richiesta di ricovero da parte del Medico di medicina generale  per “richiesta di ricovero urgente per rettorragia , Hb 8.4, Hct 25.6 e diabete scompensato” e di referti di esami ematochimici effettuati dal CAD in data 19.02.2018, non mostrati in precedenza al Triage, né dichiarati in anamnesi al Dirigente medico in turno dalla paziente.

Saputo ciò  il Coordinatore si è attivato immediatamente per reperire una barella per la paziente che veniva allocata nella stanza dei codici verdi e gialli ( Holding Area) e dotata del deambulatore personale.

Il Dirigente medico ha quindi rivalutato  la paziente e prescritto esami ematologici che sono risultati  non significativi per il trattamento trasfusionale.

Nelle ore successive, sono stati effettuati dei controlli seriali dei valori dell’emoglobina risultati sempre immodificati, così come i parametri vitali.

Durante la permanenza in PS sono state somministrate le terapie domiciliari e la paziente era stabile ed orientata. in data 28.02.2018 alle ore 16.35 la paziente rifiutava  l’osservazione in PS  e  firmava  la cartella clinica.

Il Direttore Generale e la Direzione aziendale esprimono il loro dispiacere nell’apprendere il disagio vissuto dalla signora e lamentato dai suoi familiari. Il personale del PS ha sicuramente svolto il protocollo nel miglior modo possibile per garantire lo svolgimento di un attività  che ogni giorno gestisce emergenze più disparate.

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