E’ stato attivato presso  il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Paolo di Civitavecchia,  e del Padre Pio di Bracciano il codice Rosa.
Che significa? Il codice rosa è un particolare codice del triage del pronto soccorso, è un codice virtuale affiancato ai codici di priorità, già presenti nei Pronto Soccorso, per identificare un percorso di accesso immediato riservato a tutte le vittime di violenza, in particolare donne, bambini e persone discriminate, sempre con un approccio gender sensitive, con la finalità di assicurare un più efficace coordinamento tra le diverse istituzioni e competenze per dare una risposta adeguate già dall’arrivo della vittima di violenza in Pronto Soccorso.

Il Codice rosa ha l’obiettivo di: favorire il riconoscimento precoce dei casi di violenza assicurando efficaci percorsi dedicati; coordinare e mettere in rete le diverse istituzioni e competenze, per fornire una risposta efficace già dall’arrivo della vittima al Pronto Soccorso; dare continuità alle azioni successive al momento di cura erogato nelle strutture di Pronto Soccorso con la presa in carico territoriale successiva, sulla base della valutazione delle esigenze di tutela e protezione delle vittime mediante percorsi rispondenti alle loro esigenze; assicurare omogeneità di intervento sull’intero territorio

Al codice rosa è dedicato un apposito spazio nei Pronto Soccorso e, non appena il codice scatta, entra in funzione una compagine composta da personale sanitario e non  (medici, infermieri, professionisti esperti dello sportello antiviolenza Differenza Donna e forze dell’ordine).

L’intervento congiunto di questa task force permette di prestare immediate cure e sostegno psicologico a chi subisce violenza, nel rispetto della riservatezza; tale attività congiunta avviene nella più ampia tutela della privacy e dei “tempi dei silenzi” delle vittime, nel rispetto della loro scelta sul tipo di percorso da seguire dopo le prime cure.

Il compito principale del gruppo è l’assistenza socio-sanitaria e giudiziaria alle vittime di violenza, con un’attenzione particolare a far emergere tutti quegli episodi di violenza in cui le vittime difficilmente raccontano di essere oggetto di violenza da parte di terzi: una reticenza dovuta spesso alla paura di ritorsioni.

La formazione continua multiprofessionale e interdisciplinare è lo strumento essenziale per promuovere le conoscenze, condividere le procedure operative, sviluppare la collaborazione e la motivazione all’interno dei gruppi operativi;  l’attività formativa di tutti gli operatori coinvolti dell’ ASL Roma 4 , iniziata già  2015 su temi specifici e  coerenti con gli aspetti organizzativi e progettuali, viene assicurata con continuità a livello aziendale  in stretta collaborazione con gli esperti  presenti presso le strutture  con il supporto di Enti, Istituzioni e Centri Antiviolenza della rete territoriale.

L’elemento che rende l’attivazione del codice rosa un’esperienza concreta e spesso risolutoria, è la stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine; l’adozione di procedure condivise e di specifici protocolli operativi consentono di  velocizzare i tempi di indagine e dei processi e di creare un enorme flusso informativo, condiviso tra Asl, Procura e forze dell’ordine, delle diverse situazioni di disagio e di  violenza.

Un passo importante e doveroso in un periodo in cui purtroppo la violenza sulle donne sembra non arrestarsi. Ricordiamo che i dati statistici sono davvero preoccupanti. Una donna su tre in Italia subisce violenza. Le donne non devono più sentirsi sole, hanno il diritto di sentirsi protette, rassicurate e guidate in un percorso sicuro e tutelato che possa condurle verso la guarigione fisica e psicologica.

 

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