I portavoci consiglieri del Movimento 5 Stelle Lazio Devid Porrello e Silvia Blasi sono intervenuti sulla questione dell’emergenza arsenico nell’acqua.
“La presenza dell’arsenico nell’acqua in uso quotidianamente nelle abitazioni di 64 comuni del Lazio è una delle emergenze prioritarie della regione. Nessuna cura della salute pubblica, superficialità nel coordinare il rischio sanitario, troppi interessi nella gestione del servizio idrico hanno portato ad una situazione disastrosa ed illegale che si protrae da un decennio attraversando diverse amministrazioni regionali (Storace, Marrazzo, Polverini). Il Dlgs 31/2001 stabilisce gli obblighi della Regione, dei sindaci e dei gestori del servizio idrico aggirarti sistematicamente da 10 anni di deroghe. Non c’è un’adeguata e diffusa informazione sul rischio sanitario, una parte della popolazione non riceve un approvvigionamento idrico di emergenza, le imprese alimentari, a volte ignare del problema, producono alimenti con presenza significante di arsenico, col beneplacito delle autorità sanitarie; e a tutto questo si aggiunge la beffa dei rincari sulle tariffe dell’acqua. In questa disinformazione generale e voluta, infatti, i cittadini continuano a pagare una bolletta piena, seppure l’acqua contenga in concentrazioni elevate un elemento cancerogeno particolarmente dannoso per bambini e donne in gravidanza.



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