Il Consigliere De Paolis con la sua risposta in ordine all’Istituzione dell’Area Marina Protetta dimostra (forse volutamente) tanta disinformazione.

Nel corso degli anni sono stati fatti tantissimi studi su quell’area che si trovano agli atti dei Ministeri competenti e che possono essere utilizzati per evitare lo scempio ambientale che sta per abbattersi nel tratto di costa più bello di Civitavecchia.

Se qualcuno non lo ricorda , ben due studi ed indagini ben dettagliate sono stati commissionati dal Ministero sulla “VIA” (Valutazione impatto ambientale)  in occasione sia  della conversione a Carbone della Centrale Enel e dell’ampliamento del Porto di Civitavecchia.

Sulla base di questi atti giacenti nei Ministeri competenti è possibile avviare il percorso dell’istituzione  dell’Area Marina Protetta dal momento in cui l’area prospicente, conosciuta dalla popolazione civitavecchiese come  “La Frasca”,  è già stata classificata come Monumento Naturale.

Se il contesto è unico, perché proteggere la parte a terra e non quella a mare?

Le scuse accampate da alcune forze politiche sono scuse di chi, probabilmente non conosce il problema o di chi si è incomprensibilmente compromesso.

Il Comune e la Regione si impegnino a fare questi atti , supportati dagli studi peraltro già fatti se vogliono impedire davvero il concretizzarsi di questo scempio irrimediabile a danno della nostra bellissima costa.

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