L’ingresso nel gruppo della famiglia Onorato avverrà con un aumento di capitale e riguarderà inizialmente una partecipazione di minoranza.

“La famiglia Aponte e la famiglia Onorato sono felici di comunicare di aver raggiunto un’intesa finalizzata a un aumento di capitale in Moby S.p.a. da parte del gruppo Msc. Quest’aumento di capitale è finalizzato a saldare Tirrenia in A.S. per consentire l’immediato risanamento del gruppo Moby e nell’interesse dei suoi 6.000 lavoratori. Il gruppo Msc entrerà in Moby con una partecipazione di minoranza”.

Con questa nota stringata il Gruppo Msc ha dunque annunciato la sua discesa in campo al fianco di Vincenzo Onorato per salvare da un possibile fallimento o dall’amministrazione straordinaria il gruppo Moby e la controllata Compagnia Italiana di Navigazione.

Secondo le prime indiscrezioni raccolte da SHIPPING ITALY la quota con cui Msc entrerà nella balena blu dovrebbe essere inizialmente del 25%.

Il debito di Compagnia Italiana di navigazione nei confronti di Tirrenia in Amministrazione Straordinaria è pari a 180 milioni di euro e il piano di rimborso proposto dalla società debitrice nell’ultima versione del piano concordatario depositato al Tribunale di Milano prevedeva una percentuale di recupero del credito pari all’80% in quattro rate: 23 milioni all’eventuale omologa del concordato, 10 milioni nel 2023, 10 milioni nel 2024 e 101 nel 2025. Finora però era emerso che i commissari straordinari di Tirrenia in A.S. pretendessero una garanzia fideiussoria allegata al piano di rimborso del credito mentre Onorato Armatori si era detta disposta a rilasciare un’ipoteca esclusiva su quattro traghetti.

A proposito dell’alleanza appena annunciata va ricordato che nel 2011 proprio Onorato e Aponte, insieme a Grimaldi, avevano formato una cordata con partecipazioni paritetiche per rilevare l’allora ex compagnia di navigazione pubblica Tirrenia ma quel disegno venne bloccato dall’Autorità Antitrust perchè avrebbe portato a un rischio di eccessiva concentrazione del mercato sulle linee di traghetti con le isole maggiori. Una decisione che portò all’uscita dalla cordata sia di Msc che di Grimaldi mentre Onorato atraverso Cin rilevò Tirrenian insieme al fondo d’investimenti Clessidra, i genvoesi di Gruppo Investimenti Portuali e il gruppo partenopeo Izzo.

La notizia dell’ingresso di Msc in Moby ha innescato le reazioni anche dei sindacati dei lavoratori: “Prendiamo atto della soluzione positiva della vertenza Tirrenia/Cin ed esprimiamo grande soddisfazione per la tutela dell’occupazione e del reddito per tutte le lavoratrici e lavoratori marittimi coinvolti e per la salvaguardia della continuità territoriale” hanno dichiarato il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, e il segretario nazionale Marco Verzari.

L’annuncio di un imminente ingresso da parte del gruppo fondato da Gianluigi Aponte in Moby segue a poche settimane di distanza da quelli per altre operazioni di acquisizione riguardanti la compagnia aerea Ita Airways e l’intero ramo di business africano del gruppo Bollorè (Bolloré Africa Logistics).

(SHIPPING ITALY)

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