“I 5 stelle ci hanno fatto sapere che sono in arrivo 14 milioni di bollette dell’acqua arretrate, ovvero 1000 euro a famiglia in media. Nel frattempo Cozzolino resta appeso a quattro giudizi della Corte dei Conti. Il primo sul contributo di 2 milioni l’anno promesso dall’Authority: la Corte li ha inseriti nelle “criticità” a carico di questa amministrazione (Determinazione della Corte del 4 dicembre 2015, n. 121). Improbabile che il Ministero dia il suo “placet” dopo un tale pronunciamento Il secondo giudizio riguarda i 5 milioni fantasma (già messi in bilancio) dell’operazione Fiumaretta. La Corte ha già detto che guardando il bilancio non li trova e ha chiesto chiarimenti. E questo perché sono stati spalmati qua e là nella “spesa corrente” cosa che non si può fare per legge. (Deve essere creata una posta apposita e devono essere investiti nella zona della Fiumaretta). Il terzo riguarda il “buco” di 32 milioni di residui attivi. Nel consuntivo di Cozzolino del 2014 non c’erano. Sono comparsi all’improvviso nel Bilancio di previsione 2015 due settimane dopo. Alla Corte dei Conti questo non sta bene, e ha chiesto di vedere le carte, una per una. Infine l’accordo Enel. Facendosi prestare 7 milioni Cozzolino ha innalzato il debito del Comune verso l’Enel a 10.4 milioni promettendo che restituirà un milione l’anno a partire dal 2023. Di fatto ha indebitato il Comune. E anche su questo la Corte dei Conti dovrà pronunciarsi”.

Lo ha dichiarato l’esponente del Polo Democratico, Fabio Angeloni.

 

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