Dall’esponente della segreteria del PD Fabio Angeloni riceviamo e pubblichiamo.

In politica si dice “preso con il sorcio i bocca”. Ed è esattamente
quello che è successo a tale Vincenzo D’Antò assessore al Commercio
con la card che doveva aprire ai commercianti e agli operatori
turistici locali le porte del ricco business croceristico (passeggeri
ed equipaggi compresi).
Ora il sindaco Cozzolino deve togliergli la delega. Oltretutto perché
altrimenti ci fa la figura del sindaco a cui gli assessori possono
facilmente “farla sotto il naso”.
Attorno alla Civitavecchia Card la stampa ha rivelato infatti un
brutto pasticcio a 5 Stelle: passa attraverso la creazione di una
cooperativa (la Ci.Tur) in cui l’amministratore unico è il vice
presidente della Proloco, anche lui cinquestelle-doc.
Conflitto di interessi, utilizzo del logo del Comune concesso a fini
di lucro e soprattutto una commistione tra pubblico e privato che
stride con l’immagine di “banda degli onesti” e di “purificatori” che
ha portato i grillini a sedere al Pincio.
Del resto D’Antò è un assessore “importante” e pieno di iniziative non
solo nel Commercio e Turismo. Ha anche la delega alla cultura, al
patrimonio artistico, all’artigianato, e ai rapporti con le
associazioni di categoria, nonché fondatore e promotore di aziende ed
iniziative locali. Ha fondato Civifood per la promozione del turismo
gastronomico del territorio, associazione di cui risulta presidente.
Sua è la Tower Beer, (birra artigianale locale immancabile sui tavoli
delle manifestazioni dei movimenti) il cui marchio è stato ceduto più
di recente ad una nuova azienda tuttora operante sul territorio che
prevede la prossima apertura della prima “Tower Beer House”.
L’aver fatto del Comune lo sponsor di una iniziativa privata marca
Cinquestelle richiede l’intervento di Cozzolino. Finora ha taciuto, ed
è grave.
Vediamo se avrà il coraggio di togliergli la delega.

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