All’Unitus il meeting internazionale per l’alta formazione di dottorandi e giovani ricercatori

Meeting unitus

Il Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali ha ospitato per quattro giorni (dal 20 al 23 giugno 2017) il sesto incontro annuale del Plant Genetics and Biotechnology network (http://www.plantgem.unina.it), coordinato dalla professoressa Rosa Rao, docente di Genetica e Biotecnologie Vegetali presso l’Università di Napoli Federico II.

Dedicato a Plant Microbiomes: new tools for crop improvement, il meeting è stato organizzato in collaborazione con la Fondazione Plant G&M e, localmente, dalla professoressa Stefania Masci del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE), coordinatrice del dottorato di ricerca in Scienze delle produzioni vegetali e animali e docente di Biotecnologie vegetali e tracciabilità molecolare dei prodotti di origine vegetale.

L’evento si è svolto con il patrocinio della Società Italiana di Genetica Agraria (SIGA), del Consorzio Interuniversitario per le Biotecnologie (CIB) e dell’azienda Microspore e ha coinvolto oltre 40 tra studenti di dottorato, assegnisti, borsisti e giovani ricercatori che operano nel campo della genetica e delle biotecnologie vegetali e microbiche, della microbiologia e del miglioramento genetico delle piante coltivate.

“Durante il meeting – spiegano le professoresse Masci e Rao – sono state presentate le nuove conoscenze sulla variabilità della composizione del microbiota (prima noto col nome di ‘microflora’) e del microbioma (il patrimonio genetico del microbiota) delle piante in relazione alla specie, al genotipo, al suolo e al sistema di coltivazione utilizzato, illustrando gli importanti contributi che i vari consorzi microbici apportano alle colture agrarie e le modalità di ricerca di nuove funzioni geniche utili per l’agricoltura. Le biotecnologie che, come è noto, utilizzano sistemi ed organismi viventi per lo sviluppo di nuovi prodotti, offrono dunque uniche opportunità di sviluppo di una agricoltura sostenibile e biologica”.

I relatori intervenuti sono stati: la professoressa Marina Basaglia dell’Università di Padova; il professor Davide Bulgarelli dell’Università di Dundee in Scozia (UK); il dottor Roberto Cazzolla Gatti del Bio-Clim-Land Center dell’Università di Tomsk, Russia; la dottoressa Vivienne Cordovez e la dottoressa Ana Pineda, entrambe del Netherlands Institute of Ecology, Wageningen; il dottor Roberto Defez dell’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del CNR di Napoli; la professoressa Giulia De Lorenzo dell’Università di Roma La Sapienza; il professor Simone Guglielmetti dell’Università di Milano; il professor Alessio Mengoni dell’Università di Firenze; la dottoressa Birgit Mitter dell’Austrian Institute of Technology di Tulln (Austria); il professor Francesco Pennacchio e la dottoressa Veronica Ventorini, entrambi dell’Università di Napoli Federico II; il professor Paul Poole dell’Università di Oxford (UK); il dottor Michele Sellitto, della Microspore SpA, Larino (CB); il dottor Vittorio Venturi, dell’International Center for Genetic Engineering and Biotechnology di Trieste; il dottor Francesco Vinale dell’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante del CNR e la dottoressa Christine Zachow dell’Austrian Center of Industrial Biotechnology di Graz (Austria).

Ampio spazio è stato dedicato alle presentazioni dei dottorandi e dei giovani ricercatori che hanno presentato i propri progetti di ricerca ed i risultati conseguiti.

L’atmosfera stimolante e informale dell’incontro ha favorito un’eccellente interazione tra docenti e partecipanti alla base delle vivaci discussioni sulle tematiche illustrate.