Alloggi popolari, Tidei riceve un gruppo di manifestanti

Un gruppo di cittadini si è riunito presso il giardino della Casa Comunale di Via Aurelia per manifestare sul tema “Alloggi Popolari”.

 

Una manifestazione civile formata da un gruppo di appena dieci persone che è stata ricevuta direttamente dal Primo Cittadino Tidei.

Questa Amministrazione, dopo dieci anni di nulla ha preso a cuore questo problema cercando delle soluzioni valide e di rapida attuazione – queste le parole del primo cittadino Tidei.

Abbiamo avviato da tempo un tavolo di lavoro con Ater che di fatto si è resa subito disponibile a lavorare su Santa Marinella. Le case – prosegue Tidei – non si costruiscono dall’oggi al domani tant’è che con Ater avevamo individuato un immobile che poteva essere acquistato dallo stesso Ente e reso subito disponibile agli aventi diritto in graduatoria. Purtroppo le banche che gestiscono quel compendio immobiliare non si sono rese disponibili ad una transazione rapida che ha purtroppo sospeso , per il momento la trattativa in corso.

Firmeremo tra qualche giorno un protocollo d’intesa tra Ater, Arsial e Comune alla presenza dell’Assessore Valeriani per realizzare un grande parco sui terreni di proprietà Arsial e delle abitazioni ad uso “Alloggio Popolare”.  Si aprono due fronti, uno su Santa Severa dove, a seguito della cessione di alcuni terreni della Regione Lazio si potrà iniziare un percorso di edilizia economico popolare, stessa cosa  su Santa Marinella, altezza bar dei Pini. Nel frattempo – prosegue Tidei – stiamo facendo una mappa di appartamenti inutilizzati di proprietà di vari Enti che possono essere utilizzati subito per far fronte a quelle situazioni drammatiche di emergenza abitativa.

Vorrei essere chiaro nel dire – conclude Tidei – che siamo ben contenti di ricevere i cittadini per problematiche varie , come in questo caso per l’emergenza abitativa, anche con riunioni periodiche. Non accettiamo , viceversa, strumentalizzazioni di alcun tipo da parte di cavalca la protesta spinto da gruppi politici, quegli stessi che in dieci anni non hanno mai messo mano al problema lasciando il comune sul lastrico.