Alessio Gismondi, presidente della CNA di Civitavecchia, a commento dei risultati dallo studio condotto dal Dipartimento Politiche Fiscali e dal Centro Studi della CNA, ha affermato: “Se nel 2016 l’Imu sugli immobili strumentali fosse deducibile al 100 per cento, a Civitavecchia il peso complessivo del fisco sulle piccole imprese scenderebbe, in un sol colpo, dall’attuale 63,4 al 60,3 per cento. Si registrerebbe così un calo della tassazione pari al 3,10 per cento: una boccata d’ossigeno per il tessuto produttivo. Si colpiscono beni che non danno reddito, ma sono indispensabili a produrlo. Oltretutto, i laboratori, i negozi e i capannoni sono spesso tassati come se fossero immobili di lusso. Occorre che il governo dia un segnale forte ai piccoli imprenditori, rimuovendo una misura che ostacola lo sviluppo e la creazione di occupazione”.

 

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