Accoltellamento a Civitavecchia: fuga finita per il tunisino Adouni Mokhtar

Termina la fuga per l’uomo accusato di tentato omicidio. I carabinieri lo avrebbero trovato nel garage di casa sua in via Cantù.

È terminata la fuga per il 24enne tunisino Adouni Mokhtar, accusato di tentato omicidio. L’uomo, nella notte tra domenica e lunedì, ha colpito con diverse coltellate alla schiena e al collo la moglie, la 31enne Erika Esposito, facendo perdere le sue tracce. A quanto pare i carabinieri, dopo due giorni di ricerche, lo avrebbero trovato nella sua abitazione, in via Cantù, una traversa di via Terme di Traiano alta. Probabile che il tunisino fosse tornato lì per prendere documenti ed effetti personali prima di provare a lasciare l’Italia.

Il ragazzo in questi giorni si sarebbe nascosto nelle campagne tra via Terme di Traiano e via Braccianese Claudia, dove tra l’altro si erano concentrate proprio le ricerche delle forze dell’ordine in questi giorni e dove era stato anche agganciato il suo telefono cellulare. Ma due giorni e due notti senza riposare, senza mangiare e bere, alla pioggia, lo avrebbero stremato, tanto che l’ambulanza del 118, chiamata sul posto, lo ha trasferito in ospedale per affidarlo alle cure dei sanitari. Secondo le prime testimonianze raccolte sul posto, a segnalare la presenza dell’uomo – trovato addormentato nella zona delle cantine e dei garage del palazzo dove abitava con la moglie – sarebbe stato un parente della donna: al piano sopra, infatti, vive anche la sorella di Erika, la ragazza che domenica notte, sentendo il trambusto e le urla provenire dall’appartamento, è scesa mettendo in fuga Adouni Mokhtar e salvando di fatto la vita ad Erika. (Civonline)