“Non mi stancherò mai di dire che noi crediamo nella trasversale e la vogliamo con tutte le nostre forze.
Ma non abbiamo nessuna intenzione di aspettare il 2018, anno in cui, vale la pena di ricordarlo, ci saranno le elezioni. Credo che nessuno potrebbe garantire per quella data che i soldi promessi verranno stanziati.
Vogliamo che venga realizzato il tracciato viola e che la realizzazione avvenga nel più breve tempo possibile.
Non sono solo io a dirlo ma nella mia veste istituzionale intendo dar voce a chi voce non ce l’ha. Mi riferisco agli agricoltori, ai cittadini che vivono in quei luoghi, alla collettività che dice il suo no ad un progetto che non tiene minimamente conto delle questioni ambientali.
Un buon amministratore dovrebbe saper ascoltare, verificare e sostenere le ragioni di una intera comunità che solleva sin da ora tante problematiche sulla realizzazione dell’ultimo tratto del tracciato Monte Romano – Civitavecchia.
La mia non è un battaglia personale ma è una lotta portata avanti con convinzione e determinazione per sostenere le istanze di tutta una collettività, sinora rimasta inascoltata.
La domanda che mi pongo è perché andare contro un territorio già così vulnerabile, segnato da una centrale a carbone, un’autostrada, da poligoni militari e dai fumi del porto.
E’ forse chiedere troppo se la gente comune e gli amministratori locali chiedono di essere ascoltati?
Faccio un appello a tutti gli amministratori locali, regionali e nazionali per invitarli a ragionare insieme su come far prima e far bene la trasversale.

Si deve perseguire la realizzazione di un tracciato che sia idoneo, che sia stato oggetto di attento studio, un tracciato funzionale, come ad esempio quello già approvato dal CIPE.
E’ vero che il tracciato viola dovrebbe essere economicamente più impegnativo ma potrebbero essere chiamati a contribuire al finanziamento anche soggetti privati.
Se c’è la volontà di fare, la soluzione in qualche modo si può trovare.
Anas dovrebbe spiegare a tutti, con carte alla mano, perché continua ad insistere su un tracciato impossibile.
Perché si deve necessariamente entrare in collisione con la gente che vive e lavora nella Valle del Mignone?
Anas ha incontrato i cittadini e le amministrazioni, senza mai riuscire a convincere nessuno. Nonostante i numerosi incontri non ci sono stati segnali di apertura.
Noi siamo realmente per il dialogo, non come Anas.
E’ ora di farla finita di strumentalizzare la trasversale, tirandola in ballo ogni volta che si è a corto di argomenti.
Non so le motivazioni reali di questo modo di agire ma le voglio conoscere tutte, dalla prima all’ultima.
Non è questo il momento per giocare e non è questo quello che vuole il territorio”.

Dichiarazione del presidente della provincia Mauro Mazzola.

 

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