“Si è appena concluso l’incontro svoltosi quest’oggi, insieme al consigliere regionale on. Enrico Panunzi, presso la sala del consiglio di palazzo Gentili, sulle problematiche connesse al recupero della cava di Soriano nel Cimino.
Abbiamo inteso organizzare questo incontro per permettere un ragionamento condiviso su un problema grave, al fine di trovare una soluzione reale, coinvolgendo tutte le parti che possono dare un contributo fattivo alla risoluzione del problema. Alla presenza di Fabio Menicacci, sindaco del comune di Soriano nel Cimino, di alcuni consiglieri comunali, di rappresentanti dell’Arpa Lazio e della ASL di Viterbo, nonché di numerosi cittadini appartenenti ad un comitato civico, della dirigente Mara Ciambella e dei tecnici del settore ambiente, si è ripercorso un iter lungo e articolato.
Panunzi si è recato in quell’area ed ha potuto constatare personalmente che non si può stare per oltre 15 minuti. Interviene asserendo che gli abitanti che vivono in quei luoghi non sono figli di un dio minore e che, al di là degli aspetti tecnici e scientifici, i cittadini non possono subire una situazione del genere. Il problema deve essere eliminato e farà qualsiasi cosa in suo potere affinché la questione venga risolta.
Al di là dei tecnicismi e degli eventuali rinvii di responsabilità da un’amministrazione all’altra, la stessa società incaricata del recupero ambientale della cava ha constatato lo sprigionamento di zolfo.
Il cattivo odore di acido solfidrico è certo e la stessa ditta ne ha convenuto, dichiarandosi disponibile ad individuare soluzioni volte a contenere l’impatto della fuoriuscita di tali sostanze.
Si tratterebbe di utilizzare elementi con un ph mirato a neutralizzare i cattivi odori derivanti da sostanze solfidriche o composti dello zolfo.
Dalla riunione emerge la necessità che la società fornisca quanto prima un progetto, corredato dalla necessaria documentazione, che possa essere portato all’esame dell’Arpa, per le verifiche necessarie.
L’Arpa si è attivata con mezzi mobili per poter monitorare il fenomeno, attraverso postazioni individuate sulla base dell’evidenza olfattiva. L’agenzia ha bisogno di corrente elettrica e per questo la provincia ha messo a disposizione i gruppi elettrogeni necessari, se dovesse servire.
Al termine si conviene che il sindaco di Soriano, non appena in possesso di tutta la documentazione utile, convochi una conferenza di servizi, presso la sala della provincia di Viterbo.
Nella mia sede istituzionale esigo modi e tempi certi sulle fasi successive.
Invito tutti i diretti interessati a lavorare giorno e notte per ottenere risultati concreti, assicurando massima disponibilità e collaborazione, senza possibilità di ulteriori proroghe.
La giustizia è lenta ma inesorabile. Io non mi fermo!”

Comunicato di Mauro Mazzola, Presidente della Provincia di Viterbo.

 

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