3^ CONFERENZA SUL DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO

Foto gruppo ministro

Dalla mattinata odierna, presso l’Aula Magna della Scuola Ufficiali Carabinieri, in Roma via Aurelia 511, è in corso la 3^ Conferenza sul Diritto Internazionale Umanitario “The protection of civilian population in warfare – The role of Humanitarian Organizations and Civil Society”.

Al prestigioso incontro, aperto dal Comandante Generale Tullio Del Sette che ha rivolto un indirizzo di saluto alle personalità presenti e a tutti i convenuti, hanno preso la parola il Capo di Stato Maggiore della Difesa Gen. Claudio Graziano, il Ministro della Difesa Roberta Pinotti e il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Angelino Alfano.

Il Commissario europeo per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi S.E. Chrìstos Stylianidìs ha dato inizio ai lavori della conferenza, a cui prendono parte importanti relatori tra cui il delegato per il Sud Europa dell’Alto Commissario per i Rifugiati delle Nazioni Unite Stephane Jaquemet, l’Ambasciatore Staffan De Mistura inviato speciale dell’ONU in Siria, l’Ambasciatrice Elisabetta Belloni, Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e illustri accademici delle più importanti università internazionali.

I lavori che si sviluppano nell’arco di due giornate, si articolano su 3 panel nel formato tavola rotonda/dibattito in plenaria; il 1° Panel avente ad oggetto “Le Organizzazioni umanitarie e la Società Civile nel Diretto Internazionale Pubblico”, il 2° “Le Organizzazioni umanitarie e la Società Civile nel Diretto Internazionale Umanitario” ed il 3° “Esperienze di Organizzazioni umanitarie nei contesti bellici”.

L’evento è incentrato sul ruolo che la società civile in genere e le organizzazioni umanitarie in particolare rivestono nel diritto internazionale e nel diritto internazionale umanitario. Dopo la Prima Guerra Mondiale e, in misura ancora maggiore, al termine della Seconda, l’asse del diritto internazionale ha iniziato, gradualmente, a spostarsi dagli Stati agli individui, generando nuove regole per le organizzazioni in cui la società civile si può aggregare per promuovere alcuni obiettivi.