Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del gruppo PD in merito alla trattativa che Cozzolino sta riservatamente intrattenendo con Enel.

“…La nostra amministrazione sarà caratterizzata dalla più assoluta trasparenza… Concorderemo con i cittadini le cose da fare … Una cosa è certa: non tratteremo mai con Enel… Noi non saremo quelli che svendono la Città per 40, 50 o 60 milioni di euro”. Queste le frasi ad effetto di Antonio Cozzolino quando in campagna elettorale si accreditava come il candidato limpido e puro. Purtroppo i civitavecchiesi in buona fede, gli hanno dato credito ed oggi abbiamo la prova che quelle erano le più grosse fandonie mai ascoltate in una campagna elettorale. Ed è proprio perché ha raggirato i propri elettori che oggi non dovrebbe più ricoprire l’incarico di Sindaco di Civitavecchia.

Tuttavia, almeno su un aspetto il Sindaco ha detto la verità. Egli infatti non sta svendendo la Città per 50 o 60 milioni, ma prova a farlo per 4,5 milioni da utilizzare per la spesa corrente onde evitare il default finanziario ormai alle porte. Infatti, entro il 31 dicembre, deve disperatamente trovare un’altra entrata coprire il fallimento della “tragicomica operazione Fiumaretta” e quindi assicurare anche gli stipendi della sua Giunta per i prossimi 3 anni e mezzo.

Hanno già pronte le scusanti: i soldi dati da Enel sono relativi ad una transazione fiscale sull’Imu, oppure una transazione su un non meglio precisato contenzioso ma le chiacchiere stanno a zero: dopo aver incassato i 4 milioni e mezzo dall’Enel, cosa cambierà nella centrale di Torvaldaliga? L’ambiente sarà salvo e i cittadini non si ammaleranno più? Il carbone profumerà di lavanda? Usciranno tulipani dalla ciminiera? Dove sono tutti gli ambientalisti, i comitati, i “benaltristi” dell’ultim’ora? Perché costoro tacciono? La verità è che Civitavecchia con questa operazione, di fatto, rinuncerà a tutte le convenzioni in essere che prevedevano centinaia di milioni in interventi infrastrutturali perché il suo Sindaco si è recato (più volte…) col cappello in mano ad implorare l’ENEL di fargli mantenere il suo immeritato status di primo cittadino. I nostri concittadini debbono sapere che, negli ultimi tempi, Cozzolino è stato un assiduo frequentatore degli uffici del colosso energetico e questo risulta indigeribile soprattutto per chi ricorda che le trattative con Enel avvenivano a Civitavecchia, nella casa comunale. Addirittura ai tempi di Viezzoli ci si confrontava nell’aula Calamatta alla presenza delle parti sociali e fuori il Pincio gli altoparlanti diffondevano l’eco degli inteventi. Erano i tempi di un dibattito accesissimo tra ambientalisti e sindacato e le tutele ambientali erano fortemente intrecciate alla salvaguardia dell’indotto economico e occupazionale. Anche la passata amministrazione ha svolto tutti gli incontri alla luce del sole, informato i cittadini attraverso la stampa ed incontrato spesso i vertici ENEL presso gli uffici di palazzo del Pincio”.

Oggi invece il palazzo di vetro si è opacizzato e nessuno sa cosa dice o cosa concorda l’attuale Sindaco quando parte alla volta degli interlocutori che gli danno appuntamento presso il proprio domicilio. Cozzolino pare aver trovato con ENEL molte affinità, così come è avvenuto con l’Autorità Portuale nel recente passato, ma a dover svelare questi “univoci sentimenti” è l’opposizione perché, se fosse per i grillini, poco o nulla si saprebbe di questi incontri segreti. Alla faccia della trasparenza…”

Lo dichiarano Marco Piendibene, Rita Stella e Pietro Tidei, esponenti del PD.

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