Amianto! Quanti problemi e quante vittime ha fatto in questi anni. Oggi sulle navi il problema amianto “dovrebbe” essere
un lontano brutto ricordo, con tutte le povere vittime che ci furono e che purtroppo verranno per avere subito per tanto
tempo l’amianto. Purtroppo però in giro nei porti “italiani” vi sono in circolazione ancora navi con più di 40 anni di anzianità. Va ricordato che l’amianto fu bandito, perché riconosciuto pericoloso per l’essere umano, ad inizio degli anni 90.
La flotta di stato (Ferrovie e Tirrenia) in tempi ragionevoli, usando molte “carte” per la bonifica, riuscì dapprima a contenere
e poi ad eliminare il problema, le altre società armatrici bonificarono le loro navi? Gli enti preposti hanno mai attivato
un controllo dettagliato e mirato al risolvere il problema? Va detto che molti colleghi, pur essendo consci dei rischi
per l’esposizione all’amianto, ancora oggi hanno paura di denunciare, paura di parlare o esporre: ormai i contratti di lavoro sono quasi tutti a tempo determinato e tutti cercano di stare sulla “difensiva”. Inoltre va anche detto che gli enti preposti tengono
alto l’indice MOCF per la qualità dell’aria sopportabile con micro particelle di amianto: pensate per un attimo cosa si possa sprigionare da pannelli di amianto con 30 – 40 anni di vita sotto i colpi di mare forza 6/7; le micro particelle di amianto tutte in giro “on Air” subito. Però i controlli venivano sempre fatti in porto con le navi ferme ovviamente: ed in tutto questo, di queste
situazioni assurde quante vergognose le organizzazioni sindacali ben poco hanno fatto, come chiaramente si evince dal
loro comportamento di questi ultimi anni.

 

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