usura

“La Corte di Cassazione, con l’ordinanza emessa dalla Sesta Sezione Civile il 4 ottobre 2017, numero 23192, si è espressa ancora una volta sulla delicata e controversa questione del superamento del tasso soglia in materia di usura bancaria e, nello specifico, sulla questione riguardante la possibilità di sommare tra loro gli interessi corrispettivi e quelli moratori. Ebbene i giudici, nel loro pronunciamento, respingendo il ricorso di un istituto bancario ha affermato che “si intendono usurari gli interessi che superano il limite stabilito dalla legge nel momento in cui essi sono promessi o comunque convenuti, a qualunque titolo, indipendentemente dal momento del loro pagamento; il legislatore, infatti, ha voluto sanzionare l’usura perché realizza una sproporzione oggettiva tra la prestazione del creditore e la controprestazione del debitore”. Inoltre il supremo tribunale ha richiamato anche la sentenza Cass. Numero 5324/2003 secondo la quale “in tema di contratto di mutuo, l’art. 1 legge n. 108/1996, che prevede la fissazione di un tasso soglia al di là del quale gli interessi pattuiti debbono essere considerati usurari, riguarda sia gli interessi corrispettivi che gli interessi moratori”. Per chi come noi, difende da anni i cittadini da anatocismo e usura bancaria, si tratta di una grande vittoria contro l’azione spesso aggressiva e furbesca delle banche. Siamo dunque molto soddisfatti del recente pronunciamento della Corte di Cassazione”. Così, in una nota, il presidente dell’associazione Assotutela, Michel Emi Maritato.

 

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