“L’Idv segue con grande preoccupazione l’evolversi del dibattito sulle nuove attività del Traiano. La preoccupazione discende in particolare dalla totale mancanza di chiarezza dimostrata nell’occasione dall’assessore D’Antò e dall’Atcl. Risulta chiaro, infatti, che alla luce dell’intervento dell’esponente del Pd Claudia Feuli, alla quale va senz’altro dato il merito di aver approfondito la questione, il factotum del Traiano sia ad oggi un’associazione esterna che, sebbene prima avesse un ruolo marginale, oggi, grazie all’ampliamento di una precedente convenzione, si occuperebbe anche del coordinamento artistico del teatro, scegliendo i responsabili delle nuove attività. Ebbene, non sappiamo se l’assessore si rende conto di ciò, ma concordando con quanto affermato dall’ex sovrintendente Barbaranelli, l’atto resta gravissimo. Infatti, sebbene D’Antò cerchi di negare l’evidenza con maldestri artefatti dialettici, resta il fatto che tramite l’ampliamento della preesistente convenzione si è svilito il ruolo pubblico del Comune nella gestione di una struttura storica e di alto valore come il Traiano. Prima di compiere tale affidamento, l’assessore avrebbe dovuto coinvolgere il consiglio comunale e la comunità in una decisione che riguarda le prospettive culturali della città. Non averlo fatto dimostra ancora di più l’arroganza di questa giunta, che si sta rivelando come un esperimento politico ormai fallito. Ma anche le modalità dell’operazione non convincono. Constatiamo dalle dichiarazioni di un membro di Atcl, Davide Tassi, che il rapporto di collaborazione sarebbe in essere tra Comune ed Atcl e non tra Comune, Tassi e Falconi, nuovo direttore artistico dei corsi. Tuttavia, apprendiamo anche che il sig. Tassi è membro dell’Atcl e quindi i rapporti non possono non riguardarlo. Quello però che ci chiediamo è quali requisiti possiedono i soggetti nominati da Atcl per svolgere quelle funzioni e dirigere i corsi di recitazione. V’è stata una selezione tra le professionalità esistenti in città? Son stati valutati i titoli da una commissione? Pare di no e questo è grave per una Pubblica Amministrazione. Ad oggi, infatti, ancora non sappiamo quali sono i titoli accademici posseduti dai nuovi responsabili nominati da Atcl ed arrivati a questo punto crediamo che dovrebbero renderli noti, poichè si tratta di gestire una struttura pubblica, pagata dai cittadini. Ci auguriamo inoltre, come già sottolineato da altri, che tra nominati e nominatori non vi siano stati precedenti rapporti di collaborazione artistica privata, altrimenti la scelta di Atcl sarebbe seriamente discutibile e si renderebbe quanto mai necessaria una selezione pubblica dei nuovi responsabili, tra le molte professionalità presenti in città”.

Lo ha comunicato Massimo Mazzarini, Segretario IDV Civitavecchia.

 

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