“I dati relativi ai traffici commerciali del porto di Civitavecchia della prima parte del 2017 sono positivi, con l’eccezione delle rinfuse liquide, che da anni hanno un trend in diminuzione, e del carbone che da solo determina il calo complessivo delle rinfuse solide e la cui movimentazione è sostanzialmente determinata dall’approvvigionamento della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord. Estremamente positivi i dati sull’agroalimentare”.

Lo dichiara il Presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale Francesco Maria di Majo.

“Abbiamo avviato – prosegue il Presidente –  numerosi incontri con il Car di Roma, alcuni consorzi agrari e aziende che spero porteranno il porto di Civitavecchia ad essere il punto di riferimento, sia per il Lazio che per il resto d’Italia, della logistica dell’approvvigionamento alle navi da crociera, incrementando questo importante settore. In forte aumento il traffico della frutta che vedrà sbarcare nel porto di Civitavecchia oltre 1.2 milioni di tonnellate all’anno, rispetto alle 500 mila del 2016”.

“In particolare – aggiunge di Majo – per quanto riguarda il traffico container dello scalo locale, che non è mai stato sui livelli di altri scali, dobbiamo comunque registrare come nel porto di Civitavecchia nel 2016 c’è stato un incremento dell’11% con  75.000 teu rispetto al 2015 (cifra mai raggiunta finora). Inoltre  il primo trimestre ha fatto registrare un  +41% rispetto all’anno precedente”.

 “E’ doveroso poi fare alcune precisazioni  – sottolinea poi di Majo – rispetto a quelle confuse affermazioni  secondo le quali la Compagnia Grimaldi potrebbe preferire altri porti a quello di Civitavecchia in quanto non stiamo riconoscendo a Grimaldi come ad altri operatori, sconti sui diritti autonomi. A prescindere dal fatto che sono in corso incontri con tutti gli operatori del settore dei traghetti per stabilire una scontistica per la promozione del traffico marittimo, nel rispetto dell’equilibrio di bilancio (difficilmente raggiunto con  l’ultimo bilancio di previsione approvato), si fa presente che è anche in atto una rivisitazione di carattere generale, come più volte sottolineato, dei diritti autonomi (in linea con i criteri  del Regolamento UE n. 352 del 2017). Ma ciò che più preme evidenziare, continua il Presidente di Majo,  e’ che la  crescita di competitività del porto di Civitavecchia sul traffico auto in polizza (perché in riferimento a questo settore che  giungono notizie di spostamenti su altri porti), si basa e si misura soprattutto sul miglioramento dell’efficienza dei servizi legati alla logistica (e dei loro costi) e sullo sviluppo di adeguate infrastrutture portuali e dei collegamenti ferroviari e stradali; in tal senso questa AdSP accoglierà con favore tutte quelle iniziative private che, a fronte del rilascio di una concessione, prevedano significativi investimenti infrastrutturali; in attesa, questa AdSP è fortemente impegnata nella ricerca di finanziamenti nazionali ed europei (nonostante le difficoltà dettate dallo status di porto non “core”) che potranno avviare la realizzazione di opere portali”.

“A tale riguardo – conclude di Majo – proprio in questi giorni, l’AdSP, insieme al Porto di Barcellona e con il supporto di diversi enti e di Grimaldi, presenterà una richiesta di finanziamento europeo sul nuovo bando “blending call”, il cui obiettivo è quello di poter dotare lo scalo di Civitavecchia delle infrastrutture necessarie a supportare lo sviluppo dei traffici nelle “Autostrade del mare” previsto nei prossimi anni.  Il progetto, prevede la realizzazione di un nuovo pontile per attracchi all’interno della nuova Darsena Traghetti e Servizi nel porto di Civitavecchia e permetterà di integrare ancora meglio il porto laziale nel Trans-European Transport Network (TEN-T) e, quindi, facilitare i trasporti sia di merci che di passeggeri tra porto ed hinterland”.

Tutto ciò sta avvenendo  – conclude  di Majo – insieme alla risoluzione di milionari contenziosi originati da atti ed appalti sorti durante le precedenti amministrazioni dell’ente, primo fra tutti quello di TotalErg, che purtroppo tengono occupati diversi uffici dell’ente e stanno rallentando l’avvio di una strutturata e complessiva programmazione di sviluppo del porto e del suo network. Alcuni contenziosi e problematiche  si stanno comunque definendo e mi auspico che a breve tutti i funzionari dell’ente, me compreso, possano concentrare il loro tempo su quelle attività per cui siamo stati assunti e chiamati ad operare.

 

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