“Ora che la SAT ha trovato una nuova collocazione alla statua della Madonna, speriamo si adoperi anche per aprire il cantiere per la realizzazione del ponte sul fiume Mignone.

Apprendiamo infatti da un compiaciuto comunicato stampa che, in una solenne e formale cerimonia pubblica, il Sindaco Mauro Mazzola ha presenziato, insieme ai vertici SAT, su richiesta del Vescovo Luigi Marucci, allo spostamento della statua dell’Immacolata in posizione visivamente e prospetticamente più favorevole agli automobilisti che sfrecciano sulla autostrada.

Non si vuole con questo mancare di rispetto ai credenti ma, il risalto e le modalità della cerimonia sono sembrati sproporzionati agli abitanti dei luoghi espropriati dalla SAT del loro diritto di circolare liberamente sul proprio territorio.

Infatti i residenti in tutto questo tempo non hanno mai avuto il piacere di vedere il Primo Cittadino da queste parti: non c’era quando è stato chiuso l’accesso in  ingresso alla Farnesiana, non c’è stato   quando gli abitanti di queste zone hanno a lungo vissuto dentro un cantiere pericoloso, non c’è ancora oggi quando chi viene a visitare la Farnesiana si perde perché il Comune non ha mai chiesto alla SAT nemmeno di apporre cartelli provvisori negli accessi temporanei. 60 giorni di presidio sull’ormai ex Aurelia per riuscire a salvare la viabilità locale, abbandonata e sacrificata dall’amministrazione comunale agli interessi della SAT, e gli unici atti documentati sono gli insulti che il Sindaco ha indirizzato a quei concittadini che difendevano quello che la sua amministrazione non ha mai difeso.

Ancora oggi, a un anno dall’approvazione del progetto, si aspetta di veder realizzato il ponte sul fiume Mignone, un’opera che serve ai residenti, ai lavoratori della zona per tornare finalmente “alla normalità” e nulla fa l’amministrazione per sollecitare la conclusione di quest’opera.

E’ bastata invece una chiamata del prelato, preoccupato della scarsa visibilità che i lavori di SAT avevano causato alla statua della Madonna che in tanti sono accorsi per trovare una soluzione urgente e per organizzare un evento da spendere a livello mediatico, presidiato da quelle stesse forze dell’ordine a cui più volte è stato dato mandato di sgomberare chi rivendicava il proprio sacrosanto diritto alla mobilità.

Mai detto fu più profetico: scherza con i fanti ma lascia stare i santi…”.

Comunicato del Comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia.

 

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